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19/06/2025 ore 20.00
Ambiente

A TU PER TU | Passione ed esperienza, Arturo Rocca spiega l'Aspromonte: «Ecco come l’ho scoperto» - VIDEO

Il presidente dell’Osservatorio ambientale “Diritto per la vita” ospite negli studi di Corso Garibaldi racconta la sua passione per la montagna reggina. «Un posto magico che emoziona sempre»
di Ilario Balì

Qualcuno tempo fa lo ha definito mezzo uomo e mezzo Aspromonte. Si tratta di Arturo Rocca, presidente dell’Osservatorio ambientale “Diritto per la vita”, ospite nel salotto di Corso Garibaldi. Tema del talk gli aspetti più suggestivi della montagna reggina.

«L’Aspromonte è una montagna molto particolare – ha raccontato – perché è una montagna che cambia in continuazione e che emoziona a differenza di altre. A ogni giro trovi qualcosa di completamente diverso ed è una ricchezza che è difficile trovare in altri posti. Ha tante sfaccettature e ci sono dei posti che io chiamo posti dell’anima. Uno di questi è abbastanza vicino anche dove abito che il monte tre Pizzi che sarebbe Monte San Pietro denominato tre Pizzi per questa sua caratteristica di tre picchi è un posto che non è neanche altissimo, però è un posto dove uno può star lì e restare con se stesso e arrivare ad esaminare il suo animo perché è un posto dove hanno vissuto dei monaci, tanto è vero che ci sono ancora il resto di una chiesetta costruita intorno all’XI secolo dedicata a San Pietro. Lì i monaci vengono in eremitaggio, un posto dove puoi stare tranquillamente tutto il giorno a osservare la natura, vedi la montagna e vedi il mare, resti solo con te stesso ed è un’introspezione che ho trovato solo in un altra occasione, nel deserto del Sahara, un posto dove tu hai la possibilità di avere dei momenti di introspezione che non puoi avere da nessun altra parte del mondo. Un’altra località è Aria di Vento di Platì, un posto magico dove tutte le piante che ci sono sono piegate nella direzione del vento».

Tra le numerose aree scoperte da Rocca, c’è anche una fonte fino a qualche anno fa sconosciuta. «Bragatorto è una località importante perché è un posto da dove scorre acqua pura, non come le altre tutte inquinate che vanno a finire nei nei serbatoi comunali. Purtroppo il 57% dei calabresi non ha fiducia nell’acqua pubblica, invece noi come osservatorio cerchiamo di avere fiducia nell’acqua pubblica con prove scientifiche, perché facciamo le analisi delle acque dopodiché le pubblicizziamo e soprattutto cerchiamo di non agevolare l’acquisto dell’acqua imbottigliata in plastica perché la plastica è diventato il nemico principale per l’ambiente. Le acque pubbliche sono analizzate in continuazione da diversi enti e quindi dovremmo essere più tranquilli. Consigliamo sempre di bere l’acqua che arriva nei rubinetti di casa piuttosto che l’acqua imbottigliata».

Ma cosa possono fare le istituzioni per rilanciare e far conoscere tali bellezze? «L‘Aspromonte è una montagna dove c’è tanta sporcizia, una delle cose che si potrebbe fare è cominciare a ripulire l’Aspromonte, ripulirlo da tutto ciò che la gente butta anche in maniera occasionale».