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25/08/2025 ore 18.03
Ambiente

Condofuri, nella notte la magia della schiusa: le Caretta caretta tornano al mare

La spiaggia ha accolto la nascita delle tartarughine, protette dal nido pubblico allestito da Caretta Calabria Conservation. La testimonianza di Sara, giovane volontaria arrivata dal Piemonte.
di Aldea Bellantonio

La notte scorsa, sulla spiaggia di Condofuri Marina, si è rinnovato uno degli spettacoli più affascinanti del Mediterraneo: la schiusa delle tartarughe marine Caretta caretta. Dal nido pubblico sorvegliato e recintato dai volontari di Caretta Calabria Conservation, decine di piccoli hanno preso la via del mare, seguiti da occhi emozionati e da mani attente pronte a garantire la loro sicurezza.

Guidati dal richiamo della luce naturale dell’orizzonte, i piccoli hanno percorso la canaletta tracciata sulla sabbia fino a scomparire tra le onde. Un cammino breve e fragile, ma che segna l’inizio della loro avventura in mare aperto.

Tra chi ha assistito c’era Sara Monero, 21 anni, studentessa di Scienze Naturali a Torino. Dal suo paese del Monferrato è arrivata in Calabria per vivere una settimana da volontaria accanto ai biologi e ai ricercatori. «Sin dal primo giorno ho capito che proteggere le tartarughe non è solo un gesto di amore per la natura, ma un impegno quotidiano che richiede dedizione e attenzione» racconta.

Le giornate iniziano all’alba, con il monitoraggio dei nidi e la raccolta dei dati scientifici: la profondità della camera di deposizione, il numero di uova schiuse e non schiuse, i parametri utili a studiare i tassi di sopravvivenza e la mortalità embrionale. «Ho imparato che la temperatura della sabbia è un fattore chiave, capace persino di determinare il sesso dei piccoli: più è alta, più aumenta la probabilità di femmine» aggiunge.

Ma è nelle ore notturne che si concentrano le emozioni più forti. «Durante una sorveglianza ho avuto l’onore di accompagnare due tartarughine fino al mare, usando una torcia a luce rossa. Vederle sparire tra le onde è stato un momento che porterò sempre con me».

La testimonianza di Sara mette in luce il doppio valore di queste attività: ricerca scientifica ed educazione ambientale. I volontari, infatti, non si limitano al lavoro sul campo, ma incontrano turisti e residenti, spiegando quanto falò, luci artificiali e rumori possano compromettere il destino dei piccoli appena nati.

Ogni schiusa è una vittoria per la conservazione e un’occasione di sensibilizzazione collettiva. Grazie al lavoro costante di Caretta Calabria Conservation, con sede a Casa Caretta nell’ex stazione ferroviaria di Capo Spartivento, la Calabria si conferma un habitat privilegiato per la riproduzione della Caretta caretta, e un presidio naturale di biodiversità nel cuore del Mediterraneo