Emergenza idrica, l'acqua dell'Amendolea allevia la crisi anche a Palizzi, ma la Calabria resta in bilico tra siccità e alluvioni
La siccità è diventata un’emergenza endemica per il Basso Jonio reggino, in particolare per l’Area Grecanica, una territorio che da mesi affronta una crisi idrica senza precedenti all’interno di una regione, come la Calabria, che ha condiviso con il resto del mezzogiorno un’emergenza che – pensando al prossimo futuro – ci pone davanti ad importanti interrogativi.
Importante è la ricerca di soluzioni, seppur provvisorie. A Palizzi, il comune più a sud della penisola, a cavallo con la locride, la situazione idrica che ha messo in ginocchio la cittadinanza negli ultimi mesi sembra essere in via di risoluzione, almeno temporaneamente. Grazie all’avvio dei lavori per la nuova condotta dall’Amendolea, che porterà acqua dolce dalle fonti site nel comune di Condofuri, i cittadini potranno finalmente vedere un miglioramento nella fornitura di acqua potabile.
Come ha dichiarato il sindaco Umberto Felice Nocera, i lavori stanno procedendo a ritmo sostenuto, anche se rimangono ancora alcune incognite legate alla potabilità dell’acqua. La Sorical, azienda che gestisce la rete idrica, ha assicurato che, salvo imprevisti, il nuovo flusso idrico potrebbe essere disponibile entro poche settimane. Tuttavia, sarà necessario un ulteriore processo di purificazione per garantire che l’acqua possa essere consumata in sicurezza.
Una crisi che riflette la situazione della Calabria e dell’Italia intera
L’emergenza a Palizzi è emblematica, ed ha rappresentato il culmine di un problema che si trascina da anni, ma che ha raggiunto livelli critici proprio nell’estate 2024. A causa dell’eccessivo sfruttamento delle risorse idriche e della mancanza di piogge, i pozzi locali si sono svuotati, lasciando spazio all’infiltrazione di acqua marina che ha reso l’acqua estremamente salata e non potabile.
La situazione di Palizzi, pur grave, non è un caso isolato. L’intera Calabria e altre aree del sud Italia sono costantemente in allarme per il rischio di penuria d’acqua. Secondo l’Osservatorio ANBI – l’associazione che racchiude i consorzi di bonifica nazionali – sulle Risorse Idriche, il sud Italia è particolarmente esposto a questo problema. Le riserve idriche calabresi sono a livelli minimi, con una riduzione al 30% rispetto agli anni precedenti, e il deficit di precipitazioni aggrava ulteriormente la crisi.
Le piogge torrenziali non sono una soluzione
L’ANBI evidenzia come, su scala nazionale, l’Italia si trovi sempre più spesso tra due estremi: siccità prolungata da una parte e precipitazioni violente e improvvise dall’altra, entrambe esacerbate dai cambiamenti climatici. Le piogge che arrivano sotto forma di temporali violenti non solo non risolvono il problema della siccità, ma possono addirittura peggiorarlo: l’acqua scorre velocemente in superficie, senza essere assorbita dal terreno e, in alcuni casi, causando danni infrastrutturali e all’agricoltura.
Come confermato da studi idrogeologici, per ricaricare le falde acquifere in regioni soggette a siccità, non sono sufficienti le piogge occasionali o i temporali intensi. Le piogge utili devono essere distribuite nel tempo e a bassa intensità, permettendo all’acqua di infiltrarsi nel terreno e raggiungere le falde più profonde. Per intenderci, i forti temporali previsti nei prossimi giorni non risolveranno il problema siccità, rischiando invece di generare alluvioni locali e frane, particolarmente pericolose in una regione con un territorio fragile e montuoso.
Prospettive future per la gestione dell’acqua
L’ANBI sottolinea la necessità di adottare una gestione delle risorse idriche più efficiente e proattiva. Tra le soluzioni proposte ci sono la realizzazione di nuove infrastrutture per la raccolta e lo stoccaggio delle acque piovane, un migliore monitoraggio delle riserve idriche e la promozione di tecnologie per la desalinizzazione e il riutilizzo delle acque reflue. In Calabria, l’attenzione si concentra su progetti di ristrutturazione delle infrastrutture idriche, come la sostituzione delle condotte obsolete e la costruzione di nuovi impianti di potabilizzazione.
Una sfida ancora aperta
Nonostante la soluzione temporanea dell’adduzione di acqua dall’Amendolea, il problema idrico in Calabria e a Palizzi rimane una sfida strutturale. Le vecchie condotte, la gestione inefficiente delle risorse e il cambiamento climatico continueranno a rappresentare fattori critici se non si adotteranno misure a lungo termine per affrontare la crisi idrica.
Palizzi, così come altre aree del sud Italia, è ora chiamata a ripensare la gestione delle risorse idriche e a investire in soluzioni più sostenibili, affinché l’acqua torni a essere un bene accessibile per tutti e non una preoccupazione costante per le comunità.