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05/09/2023 ore 11.46
Ambiente

Mare Monstrum, Legambiente presenta il Report 2023: Calabria quinta in classifica

Nella classifica del mare violato le coste calabresi sono state sottoposte a 84.303 controlli riscontrando 1490 reati (7,6%)
di Redazione

Legambiente ha presentato il report 2023 sui reati ambientali perpetrati ai danni delle coste italiane. A farla da padrone il ciclo illegale del cemento, seguito dall’inquinamento del mare – dai rifiuti alla maladepurazione – e dalla pesca di frodo. Aumentano le violazioni al Codice di navigazione

Nella classifica del mare violato in Italia nel 2022, la Calabria è quinta con 84.303 controlli, 1490 reati (7,6%), 1630 persone denunciate e arrestate, 380 sequestri penali, 3405 illeciti amministrativi e 3320 sanzioni amministrative. Gli illeciti per km di costa in Calabria sono il 6,8% del totale.

È quanto emerge, in sintesi, dal nuovo report Mare Monstrum 2023 di Legambiente che raccoglie dati e numeri del 2022 sul mare violato e minacciato dalle illegalità ambientali, diffuso alla vigilia dell’anniversario della morte di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica brutalmente ucciso il 5 settembre 2010 per il suo impegno per la tutela del mare e delle coste del Cilento contro speculazioni e illegalità.

Per quanto riguarda i reati ambientali lungo le coste, nel 2022 a farla da padrone è il ciclo illegale del cemento (dalle occupazioni di demanio marittimo alle cave illegali, dagli illeciti negli appalti per opere pubbliche fino all’abusivismo edilizio) che rappresenta da solo il 52,9% dei reati (10.337),seguito dai diversi fenomeni d’illegalità (dalla mala-depurazione allo smaltimento dei rifiuti) che Legambiente classifica con la voce “mare inquinato” con 4.730 illeciti penali e dalla pesca di frodo, con 3.839 reati.Infine, ammontano a624 le violazioni del Codice della navigazione relative alla nautica da diporto, anche in aree protette,un dato in netta crescita rispetto ai 210 del 2021 (+197,1%), con 286 persone denunciate/ arrestate e 329 sequestri. Le diverse filiere delle illegalità ambientali hanno anche un forte impatto economico: il valore dei sequestri e delle sanzioni amministrative è stato nel 2022 di oltre 486 milioni di euro (in calo del -22,3% rispetto al 2021).

La Calabria è quinta, tra le regioni costiere, nel ciclo illegale del cemento ( 8,4% ), quarta nella classifica del mare inquinato ( 7,3% ), settima per pesca di frodo ( 6.8%) e nona nella violazione del Codice della navigazione e nautica di diporto anche in aree protette ( 2,1%). Questi ultimi dati, vista la rilevanza del sistema costiero calabrese, inducono riflessioni sulla necessità di ancora maggiori controlli.

Una fotografia, in sintesi, preoccupante su cui per Legambiente è urgente intervenire. Otto le proposte che l’associazione ambientalista indirizza oggi al Governo Meloni per tutelare in maniera più efficace uno straordinario patrimonio ambientale del Belpaese:

«L’importante lavoro, testimoniato dai numeri pubblicati da Mare Monstrum, di Capitanerie di porto e forze dell’ordine – aggiunge Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente- deve essere quanto prima accompagnato da un impegno decisamente più significativo da parte di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli comuni alle Regioni, dal parlamento al governo. Per questo Legambiente, che è costantemente impegnata in attività di monitoraggio e di volontariato, come quelle svolte grazie alla Goletta verde, alle indagini Beach litter e alla campagna “Spiagge e fondali puliti”, avanza oggi otto proposte all’Esecutivo Meloni che mettono in sintesi al centro la lotta all’abusivismo, alla maladepurazione e alle illegalità».

Classifica illeciti ambientali mare violato

Il 48,7% dei reati è stato accertato nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa, con la Campania che guida la classifica nazionale con 3.345 reati, pari al 17,1% del totale nazionale, seguita da Puglia (2.492 reati), Sicilia (2.184), Lazio (1.741) e Calabria (1.490 reati). Per quanto riguarda la classifica delle infrazioni per km di costa, la Basilicata si conferma come prima regione come numero di reati e illeciti amministrativi accertati (32,7 per ogni km).

Focus Maladepurazione

La maladepurazione resta una delle principali emergenze croniche da affrontare. Ancora oggi, infatti, sono quattro le procedure d’infrazione decise dall’Unione europea e attive nei confronti dell’Italia in tema di collettamento, fognatura e depurazione. Nelle scorse settimane, dopo mesi di inspiegabili ritardi, è stato nominato il nuovo commissario straordinario per la depurazione. A lui Legambiente chiede continuità col lavoro fatto dal precedente commissario, un piano nazionale per la depurazione con più risorse economiche e il completamento veloce degli interventi sulla rete particolarmente importanti in una regione come la Calabria.

Focus Prodotti ittici sequestrati

Nel 2022 sono state oltre 400 le tonnellate complessive di prodotti ittici sequestrate, quasi 1.097 chilogrammi al giorno: la Sicilia primeggia, con oltre 129 tonnellate, mentre le prime cinque regioni (Sicilia, Puglia, Liguria, Veneto e Toscana) coprono oltre il 76,3% dei sequestri effettuati lo scorso anno. Se leggiamo il dato per km di costa, in testa Veneto e Liguria, rispettivamente con oltre 188 e 120 kg per chilometro di costa, mentre saltano agli occhi regioni con importanti tratti costieri e numeri di prodotti ittici sequestrati molto al di sotto della media nazionale, pari a 54 kg per km come la Calabria, undicesima nella classifica con 26,4 Kg per km.