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12/06/2020 ore 20.00
Ambiente

Reggio Calabria, strutture ricettive: per la ripartenza si punta a destagionalizzazione e gioco di squadra

Eleonora Uccelini di “Casa Canale”: «Con i club di prodotto della Camera di Commercio facciamo rete per la promozione del territorio»
di Gabriella Lax

Sono rimasti chiusi durante il lockdown, b&b e strutture ricettive, contrariamente agli alberghi, non stati ritenuti tra i servizi essenziali. E adesso la ripartenza, anche con l’adeguamento alle prescrizioni sanitarie, non è certamente tra le più semplici. Ma i b&b non sono stati contemplati nemmeno dalle sovvenzioni regionali. E allora si pensa in prospettiva oppure organizzandosi in club di servizio. Come racconta Eleonora Uccellini del b&B “Casa Canale” a Reggio Calabria.

«Abbiamo riaperto il 18 maggio, recependo le indicazioni, le linee guida che la Regione Calabria ha emanato facendo sue quelle della conferenza delle Regioni, sostanzialmente linee delle attività commerciali in cui sono comprese anche le strutture ricettive extra alberghiere che, secondo il decreto del 25 marzo dovevano rimanere chiuse, (mentre gli hotel potevano continuare la loro attività) perché considerate non essenziali. Quindi siamo rimasti chiusi. Oltre che per la sanificazione, la riapertura è stata occasione per sistemare e ristrutturare un po’ di cose. Ci stiamo adeguando a quanto richiede la normativa sull’uso di prodotti specifici e mettiamo in atto pratiche tendono a limitare il contatto tra gli ospiti».

Contributi per il periodo di chiusura

«Sono previsti bonus generici, anche se con tante difficoltà (io, ad esempio, ancora non l’ho ricevuto) destinati ai lavoratori autonomi o titolari di partita Iva. Misure specifiche relative al turismo ed alle strutture recettive non ce ne sono. L’ultima che abbiamo scoperto è il bonus della Regione Calabria per le microimprese colpite dall’emergenza covid: purtroppo non ammettono contributi per strutture recettive e hotel. Tutto il comparto del turismo, tranne le agenzie di viaggio, non viene tutelato  e sostenuto con questo bonus. Ci siamo sorpresi visto che anche siamo stati colpiti dall’emergenza e abbiamo dovuto chiudere come tante altre attività commerciali e artigianali».

La ricetta per la ripartenza

«La ricetta ce la stiamo costruendo da soli. Ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo riaperto con fiducia e con speranza. Stiamo rimodulando la nostra offerta: non solo dal punto di vista delle tariffe, ma anche di servizi diversi. Il turista che partirà per questa stagione estiva è un turista più cauto, diverso, sicuramente italiano. Fa un turismo di prossimità, si muove con la macchina. Quindi cerchiamo di rimodulare la nostra offerta per questo nuovo target. Pensiamo in prospettiva stagione 2021 e puntiamo ad una destagionalizzazione del turismo. La nostra Regione si presta. Confidiamo in un sostegno della Regione Calabria e della Città metropolitana. Perché la nostra regione ed il territorio della nostra provincia hanno mostrato una grande fortuna. Siamo stati colpiti marginalmente dal virus. Abbiamo spazi molto aperti, possiamo garantire un turismo balneare in spiagge libere, all’esterno, non abbiamo turismo di massa».

I club di prodotto

«Con alcuni operatori ci stiamo mettendo insieme in un progetto della Camera di commercio per la costituzione di due club di prodotto, fatti da operatori che puntano sulla qualità del servizio, su un’assistenza turistica vera, su una conoscenza forte del territorio e che possano essere anche promotori del territorio oltre che a fare rete e collaborare per cercare di attirare i turisti».