Reggio, comitato di quartiere viale Calabria-Palmi: «Devastato il patrimonio arboreo di piazza Milano»
«Ancora una volta l’amministrazione comunale di Reggio Calabria sferra un attacco al patrimonio verde e arboreo della città. Dopo essersi scagliata contro le palme del lungomare Falcomatà, aver abbattuto centinaia di alberi in tutta la città, è la volta delle aree verdi di Piazza Milano». È quanto denuncia per voce del suo presidente Giandomenico Posillipo, il comitato di quartiere Viale Calabria- Via Palmi.
«Dall’oggi al domani i cittadini residenti nelle aree adiacenti a piazza Milano, si sono visti recintare la zona tra Via Palmi e Piazza Milano e dopo pochi giorni con ferocia incredibile sono stati sradicati senza pietà, una bellissima siepe, e almeno una decina di alberi tra l’altro alcune di pregio come 4 Magnolie multiflora, alcuni alberi Jacaranda mimosifolia e altri bellissimi alberi che almeno abbellivano questa zona appena fuori dal cento cittadino.
Ad incorniciare questa inqualificabile modalità di agire, non un cartello di chi sia la ditta appaltatrice dei lavori, quale è il nuovo progetto, l’importo, l’inizio dei lavori, insomma niente di niente.
Non possiamo che constatare che l’amministrazione Falcomatà applica ancora una volta il paradigma del marchese del Grillo: io sono io e voi non siete…
Ed è proprio al “Marchese del Grillo Falcomatà” e ai suoi sodali che ci appelliamo, che città state lasciando ai nostri e ai vostri figli, ponendoci anche un quesito: qualunque progetto di “riqualificazione” dell’area, configgeva con gli alberi presenti?
Riteniamo utile – conclude Giandomenico Posillipo, presidente del comitato di quartiere Viale Calabria- Via Palmi – citare la Legge regionale 7 febbraio 2024, n. 7, Norme in materia di valorizzazione delle aree verdi e delle formazioni vegetali in ambito urbano. (BURC n. 31 del 8 febbraio 2024). In particolare citiamo l’articolo 8 al comma 1: “Al fine di garantire la conservazione e la rinnovazione del patrimonio arboreo o delle siepi o dellecomponenti arbustive ed erbacee perenni estirpate, per ogni albero abbattuto o per ogni siepe o componente arbustiva ed erbacea perenne estirpata, è prevista la piantagione, rispettivamente, di due o più alberi appartenenti alle stesse specie, salvo i casi di specie alloctone invasive, da eseguire, nei limiti delle disponibilità di bilancio dei Comuni, entro sei mesi dalla data dell’autorizzazione all’abbattimento”».