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29/09/2025 ore 23.40
Ambiente

Regionali Calabria, Occhiuto e Tridico a confronto con Legambiente: «La sfida è il futuro verde della regione»

A Catanzaro il dibattito promosso dall’associazione ambientalista sui temi della crisi climatica e della transizione ecologica. Presentato il documento “Bussola per il 2030” con proposte per rinnovabili, economia circolare e tutela del territorio
di Redazione

A pochi giorni dalle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre, la crisi climatica e il futuro ambientale della Calabria sono stati al centro di un confronto pubblico organizzato da Legambiente Calabria nella sala della Biblioteca comunale “De Nobili” di Villa Margherita.

Sul palco, moderati da Francesco Loiacono, direttore de La Nuova Ecologia, si sono alternati i due principali candidati alla Presidenza della Regione: il presidente uscente Roberto Occhiuto (centrodestra) e Pasquale Tridico (centrosinistra). L’incontro è stato aperto da Anna Parretta, presidente regionale di Legambiente, e concluso dall’intervento del presidente nazionale Stefano Ciafani.

Le parole di Parretta: «La Calabria hotspot climatico»

Nell’introduzione, Parretta ha richiamato l’urgenza di un piano regionale di adattamento e mitigazione degli effetti della crisi climatica, ricordando che dal 2010 ad agosto 2025 in Calabria si sono verificati 114 eventi meteorologici estremi, tra alluvioni e siccità prolungate. «La Calabria è un cosiddetto hotspot dei cambiamenti climatici – ha dichiarato –. Per mettere in sicurezza persone e infrastrutture, evitando ulteriori danni e proteggendo le future generazioni, serve una svolta radicale: rinnovabili, economia circolare, mobilità sostenibile e tutela del territorio. Il futuro dipende dalle scelte della prossima legislatura».

Il documento di Legambiente

Durante il confronto, l’associazione ha consegnato ai candidati un documento programmatico con priorità e obiettivi per i prossimi cinque anni. Tra i punti centrali:

Il documento rilancia inoltre l’agroecologia, con filiere corte e pratiche a basso impatto, e un “Clean Industrial Deal” per coniugare competitività, lavoro e tutela ambientale. Centrale anche il tema della legalità, con la necessità di rafforzare la lotta a ecomafie e crimini ambientali.

Ciafani: «La nostra bussola per il 2030»

Il presidente nazionale di Legambiente ha inquadrato l’iniziativa all’interno di un percorso nazionale: «La nostra associazione sta organizzando in tutta Italia appuntamenti legati alle elezioni regionali, presentando la Bussola per il 2030 per la decarbonizzazione dei territori, la creazione di nuovi posti di lavoro e una migliore qualità della vita. È una guida per i prossimi cinque anni: proposte concrete, frutto del nostro lavoro quotidiano per liberare l’Italia dalla morsa delle fossili e dall’inquinamento».

Parretta: «Occasione per lavoro e sviluppo»

In chiusura, la presidente regionale ha ribadito la necessità di un impegno politico forte: «La Calabria deve trasformarsi in un laboratorio di innovazione verde e sociale. Le sfide ambientali non sono solo problemi, ma occasioni per creare lavoro, sviluppo e migliorare la qualità della vita. Serve un impegno chiaro e coraggioso della politica per fare della nostra regione un modello positivo per l’Italia e il Mediterraneo».