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26/09/2025 ore 08.30
Ambiente

Rione Marconi, rinasce l’area accanto a casa Ail: adesso occorre mantenere il decoro e vigilare

Il Comune esegue la raccolta straordinaria di rifiuti annunciata ma la situazione resta precaria. Servono controllo e videosorveglianza per spezzare definitivamente la catena del degrado e dell’inciviltà che imprigiona il quartiere
di Anna Foti

In due giorni di lavoro, ripulita la lunga striscia di asfalto occupata da una discarica a cielo aperto che da tempo cresceva in un’area nascosta del rione Marconi, zona sud di Reggio Calabria.

Una raccolta straordinaria che il Comune, per voce dell’assessore all’Ambiente Filippo Burrone, si era impegnato ad eseguire con priorità, attesa la prossimità dello stabile dove ha sede Casa Ail in cui alloggiano i pazienti onco-ematologici fuori sede e in cura al vicino ospedale Morelli.

Nelle scorse settimane queste le gravi denunce dei pazienti: «Saliamo sull’ambulanza per essere trasportati in ospedale per i controlli, passando tra la spazzatura. Una situazione igienico – sanitaria che, in ragione delle loro condizioni di salute delicate, li esponeva a rischi per la salute ancora più seri». Adesso nell’area è tornato il decoro ma purtroppo l’intervento radicale sull’effetto non incide su quello più complesso da intraprendere sulle cause.

I timori dopo la pulizia

La pulizia adesso è stata completata. Pur accogliendo di buon grado la risposta concreta dell’Amministrazione comunale, occorre invocare interventi consequenziali e assicurare controllo e vigilanza serrati per mantenere questo stato di decoro. Da tempo è stata annunciata anche la videosorveglianza che certamente costituirebbe un deterrente fondamentale per disincentivare l’abbandono illecito di rifiuti.

«Purtroppo temiamo che, senza vigilanza, tutto torni come prima in poco tempo». È quanto dichiara l’imprenditore Domenico Tripodi che nei mesi scorsi aveva denunciato quello scempio ambientale con un esposto alla procura e svariate pec alle Istituzioni, lamentando anche un pregiudizio di carattere economico, avendo costruito in zona degli appartamenti fortemente compromessi dal contesto ambientale.

Un degrado persistente

Nonostante la riqualificazione con il parco urbano di quasi un anno fa, che oggi non reca i segni di una regolare frequentazione ma quelli di un mancato utilizzo e di assenza di manutenzione, alcune micro discariche si riformano e testimoniano una tendenza evidentemente ostinata a degradare il rione con l’abbandono selvaggio e impunito dei rifiuti. Del resto è stata subito evidente la permanenza di condizioni di assoluto degrado all’interno delle palazzine degli alloggi popolari.

Illegalità e insicurezza

Un degrado legato a doppio filo con la piaga dell’occupazione abusiva di alloggi popolari e delle illegalità diffuse che rendono questo rione una piazza di spaccio e un luogo insicuro nel cuore della città di Reggio. Solo qualche giorno fa il ritrovamento da parte della polizia locale di una considerevole quantità di sostanza stupefacente (marijuana e hashish). Era occultata in un’area pubblica unitamente a sei proiettili di vario calibro, a un coltello a serramanico, a un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento dello stupefacente. E nelle settimane precedenti ancora armi e droga rinvenuti dai carabinieri all’interno degli alloggi popolari e anche arresti e denunce che non hanno risparmiato minorenni. Tutto questo soltanto negli ultimi due mesi.

È del tutto evidente che il rione Marconi, come del resto anche il quartiere di Arghillà, debba essere posto al centro di interventi strutturali e costanti nel tempo affinchè ogni bonifica, come quella avviata nell’area sotto casa Ail, sia destinata a compiersi generando effetti di lungo termine. Il rione Marconi deve essere “liberato” e non solo dai rifiuti.