Camera di Commercio di Reggio Calabria, la FP CGIL interviene sulle progressioni di carriera
«Non si arresta l’azione di disfacimento dei principi di parità di trattamento dei dipendenti portata avanti dal Segretario Generale e dalla governance politica della Camera di Commercio di Reggio Calabria».
Lo dichiara Francesca Galatti, segretaria FP CGIL Reggio Calabria.
«Poco più di un mese fa la FP CGIL aveva denunciato come, negli ultimi anni, tutte le decisioni sul riconoscimento del merito dei lavoratori fossero affidate all’arbitrio del Segretario Generale, e dunque a chi rientra nei suoi canoni di giudizio.
Non è bastato un regolamento per le progressioni di carriera, costruito con criteri studiati nei minimi dettagli per assicurare le caselle disponibili: adesso si pensa persino di mettere in discussione il riconoscimento delle attività di formazione interna, che dovrebbero essere valutate dalla Commissione. Commissione che, però, è presieduta dallo stesso Segretario Generale.
Siamo sicuri dell’esito di questa procedura, che attendiamo con ansia, visto che i calcoli matematici siamo in grado di farli anche noi, ma crediamo fermamente che le risultanze non potranno che confermare l’ennesimo atto di imperio.
Teniamo a sottolineare che, a differenza di quanto sostenuto dal Presidente della Camera di Commercio e dal suo Segretario Generale, la migrazione dei dipendenti verso altre realtà che possano garantire crescita professionale, serenità lavorativa e riconoscimento si attesta oltre le dieci unità negli ultimi anni e sta continuando. Le motivazioni non sono di natura personale.
In un ente di soli 34 dipendenti tutto questo rappresenta il fallimento della gestione del capitale umano con chiare conseguenze sui carichi di lavoro dei restanti lavoratori e difficoltà nell’erogazione dei servizi.
Ci aspettiamo che i nuovi promossi vengano utilizzati in attività che rientrano nella loro formazione culturale e professionale e non diversamente, occupando posti comodi, a differenza di chi viene utilizzato come pedina a seconda della giornata.
Aspettiamo solo di vedere cos’altro riusciranno a inventarsi, fermo restando che i lavoratori saranno sempre e comunque garantiti dalle tutele sindacali previste».