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25/04/2020 ore 18.40
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Coronavirus, fine zona rossa per Montebello. Melito ancora "chiusa"

Con una nuova ordinanza la governatrice Santelli ha disposto l'apertura di alcuni centri blindati a causa dei numerosi contagi
di Redazione

Arriva l’ordinanza regionale che molti aspettavano. In particolare a Montebello Jonico, considerata l’immediata frenata dei contagi, in molti speravano nella riapertura. L’ok arriva oggi dal governo regionale, Jole Santelli ha, infatti, ordinato la cessazione delle restrizioni già dal 27 aprile per Montebello Jonico.

Non è altrettanto fortunata Melito Porto Salvo che, avendo registrato nelle ultime settimane nuovi contagi, rimarrà blindata fino al 3 maggio.

Nell’ordinanza si legge che: «Per quanto in premessa, ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica, ferma restando la piena applicazione delle misure nazionali e regionali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti:

1. nei Comuni di Oriolo (CS) e Melito Porto Salvo (RC) sono prorogate a tutto il 3 maggio 2020 le misure già fissate nelle Ordinanze n. 21/2020 e n. 24/2020 come integrate da quanto previstonell’Ordinanza n. 29/2020.

2. nei Comuni di Montebello Jonico (RC), Cutro (KR),Rogliano (CS), Serra San Bruno (VV), Bocchigliero (CS), Chiaravalle Centrale (CZ), Fabrizia (VV), cessano di avere efficacia, a far data dal 27 aprile 2020, le disposizioni di cui alle Ordinanze n. 10, 13, 16, 17, 18, 19, 22/2020, per comeintegrate e prorogate dall’Ordinanza n. 29/2020 allegato 2.

3.nei Comuni di Torano Castello (CS) e San Lucido (CS) restano efficaci le disposizioni di cui alle Ordinanze n. 30/2020 e 33/2020 a tutto il 3 maggio 2020.

4. restano applicabili ed efficaci tutte le altre disposizioni nazionali e regionali vigenti, per ilcontenimento dell’epidemia, anche nei Comuni di cui al punto 2, in cui le specifiche restrizioni per quei territori vengano a cessare.

Il mancato rispetto degli obblighi previsti dalla presente Ordinanza comporta l’applicazione diquanto previsto dal Decreto-legge25 marzo 2020, n. 19, ove il fatto non costituisca più grave reato».