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17/04/2020 ore 13.08
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Coronavirus, il gruppo "Bagnara aperta" scrive alla Santelli per avere lumi sulla gestione dell'emergenza

Dalla chiarezza dei dati alla questione casa di cura. Il movimento della Costaviola interroga la Regione
di Redazione

Il gruppo Bagnara Aperta scrive una lettera alla governatrice Iole Santelli, con l’intento di conoscere nel dettaglio alcune questioni relative alla gestione dell’emergenza COVID-19

«La prima cosa che vorremmo capire riguarda la discordanza nei dati dichiarati (tamponi effettuati e positivi al COVID-19). Nella giornata del 15 aprile ad esempio la Regione nel suo bollettino giornaliero dichiarava 8 nuovi casi in provincia di Reggio Calabria, mentre l’ASP di Reggio Calabria ed il GOM (Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria) Enti preposti ed autorizzati ad effettuare i tamponi dichiaravano che dai test effettuati non risultavano nuovi positivi, rammentiamo che questa discordanza tra dati non è la prima volta che si verifica.

La nostra prima richiesta quindi è che venga fatta chiarezza, ritenendo di fondamentale importanza l’informazione che viene data ai cittadini calabresi che hanno il diritto di sapere dati certi, attendibili, forniti da fonti ufficiali e non essere confusi da dati discordanti.

In conseguenza di questo, i cittadini della provincia reggina, vorrebbero capire se c’è stato un errore nel conteggio dei dati, oppure se sono stati autorizzati altri enti pubblici o privati ad effettuare i tamponi.

La seconda questione è relativa ai casi di COVID-19 nelle case di cura private, anche qui la comunicazione sui dati è confusa e nociva alla serenità della popolazione. Tra l’altro sarebbe opportuno fare chiarezza su come sono stati e saranno gestiti i pazienti e gli operatori sanitari contagiati negli stessi centri.

Altra questione da approfondire è quella sulla strategia sanitaria intrapresa dalla Regione in pieno accordo con gli organi medici regionali. Sarebbe utile capire quanti sono i posti letto in reparto ed in terapia intensiva disponibili ed eventualmente quelli previsti in un’ottica di implementazione; il personale sanitario (medici, paramedici, infermieri, OSS…) impegnati nelle strutture; la fornitura dei DPI (dispositivi di protezione individuale) agli stessi operatori e soprattutto la strategia che si adotterà sul tema dei tamponi, se saranno fatti a tappeto, oppure come accade adesso a necessità, per ultimo come vengono gestiti i pazienti rimasti a casa con sintomi lievi. 

Oltre alle disposizioni nazionali, sarebbe utile capire anche come la Regione agirà quando tutto sarà attenuato e potremo tornare a fare le normali attività, quali saranno le disposizioni e soprattutto gli strumenti messi in atto per impedire un ritorno del contagio.

Ultima questione è quella dei fondi che la Regione intenderà mettere a disposizione della cittadinanza, per rimpinguare i fondi governativi e contribuire a rendere meno difficile la quarantena obbligata che non permette a molti cittadini di percepire reddito.

In tutti questi casi richiamati, notiamo da parte della Regione poca propensione ad indicare la linea comune per contrastare l’epidemia COVID-19.

Chiediamo quindi al Governatore Jole Santelli di fare chiarezza su tutti questi punti, nel rispetto di tutti i cittadini calabresi che si è assunta con il voto a suo favore l’onere e l’onore di rappresentare.

Ne approfittiamo per raccomandare alla popolazione di restare a casa in attesa di nuove disposizioni che saranno comunicate dopo il 3 Maggio».