Sezioni
07/09/2020 ore 14.30
Archivio

Elezioni Reggio, Tripodo Gd: «Comizio imbarazzante. I reggini non si fanno prendere per fessi»

Per la giovane esponente dei dem «Reggio Calabria ha risposto come meglio non poteva alla combriccola della Lega che si è riunita in una Piazza Duomo deserta, nonostante la presenza di big del partito nordista come il vicesegretario Andrea Crippa»
di Redazione

«Un comizio imbarazzante. Reggio Calabria ha risposto come meglio non poteva alla combriccola della Lega che si è riunita in una Piazza Duomo deserta, nonostante la presenza di big del partito nordista come il vicesegretario Andrea Crippa, il leader regionale Cristian Invernizzi, i candidati e soprattutto l’aspirante sindaco Antonino Minicuci».

Così, in un nota stampa, i Giovani Democratici che aggiungono: «La nostra Città, ma non ne avevamo dubbi, si è dimostrata matura lasciando parlare ‘nto bumbulu chi ha soltanto mire espensionistiche sul territorio nazionale oppure cerca di riconquistare una verginità politica dopo aver contribuito a dissanguare le casse del Comune per poi condurlo all’onta dello scioglimento. Reggio non solo “non si lega”, ma non si fa prendere per fessa. L’eco dell’accento padano – aggiungono – ha rimbombato in beata solitudine. Orgogliosi delle nostre radici e delle nostre tradizioni, abbiamo potuto apprezzare anche la civiltà delle diverse contestazioni durante il comizio.

Senza cadere nella squallida provocazione – continuano i giovani del PD – mentre i leghisti distribuivano gadget e chiacchiere, tanti reggini hanno urlato la loro indignazione srotolando anche uno striscione con su scritto: “Terroni fieri delle nobili origini della nostra civiltà, mai venderemo la nostra dignità”. Un monito chiaro, netto, preciso a chi, adesso, conta sul sostegno leghista e si candida sotto il simbolo di Alberto da Giussano convinto di ricevere in cambio chissà che cosa.

È apparsa plastica – affermano ancora – persino la scollatura fra il candidato sindaco ed il resto della sgangherata coalizione che lo accompagna. Probabilmente, infatti, tanta e tale era la vergogna di farsi vedere in mezzo a quelli che, da sempre, c’hanno umiliato ed offeso, che nessun esponente degli altri partiti del centrodestra era presente al comizio”.

Una netta presa di distanza – commentano in conclusione – che avrà, di certo, forti riverberi anche nella cabina elettorale. Se ne vergognano loro per primi ed è un dato, da ieri, fin troppo evidente ed oggettivo. Un centrodestra inaffidabile e sfilacciato ha definitivamente buttato giù la maschera, mostrando completa e palese disaffezione verso il candidato sceso da Pontida».