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13/05/2020 ore 19.17
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Reggio Calabria, Neri contro Ripepi:«Denigra e offende il lavoro dei dipendenti»

Quello di Ripepi, secondo il vicesindaco, «è un attacco inaudito ai lavoratori, a chi, giornalmente, opera per il bene di ognuno di noi. Fare politica su temi di questo tipo è deprimente»
di Redazione

«Umanamente, possiamo provare a comprendere l’attuale disagio del consigliere comunale Massimo Ripepi, indaffarato a risolvere le beghe interne al suo partito, ma non per questo può pensare di denigrare ed offendere il lavoro che tutti i dipendenti e dirigenti comunali stanno quotidianamente svolgendo con passione e professionalità, tra mille difficoltà, garantendo ai cittadini tutti i servizi, in tempo di Covid».

Il vicesindaco Armando Neri, titolare delle deleghe al personale di Palazzo San Giorgio, ricorda al consigliere Ripepi che «la priorità della nostra amministrazione è sempre quella di garantire i servizi ai cittadini; il lavoro agile o smart working, secondo le direttive del Ministero della Pubblica Amministrazione, è categoricamente considerato “modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa”, fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-2019 e, in tal senso, come amministrazione responsabile ed attenta alla salute dei cittadini, abbiamo organizzato gli uffici ed i servizi amministrativi».

«Io, invece – aggiunge Neri – ringrazio di cuore i dipendenti comunali, i dirigenti ed il Segretario Generale perché, nel rispetto delle regole in tempo di pandemia, garantiscono costantemente il regolare andamento dei servizi, pur nelle difficoltà e nelle costrizioni imposte dal particolare momento storico. La sortita del consigliere di minoranza, invece, è un’offesa gratuita a chiunque operi per la collettività, compresi quanti, in questi giorni così difficili, si sono prodigati per garantire controllo e sicurezza del territorio come gli agenti di Polizia Municipale, a distribuire i “buoni spesa”, a garantire i servizi di accoglienza e segreteria, di assistenza agli organi di governo ed alle commissioni consiliari, Urp, i servizi demografici e di anagrafe, finanziari e del personale, ambientali, urbanistici, commerciali, le manutenzioni e garantire le normali attività di supporto all’Ente ed ai cittadini».

Quello di Ripepi, secondo il vicesindaco, «è un attacco inaudito ai lavoratori, a chi, giornalmente, opera per il bene di ognuno di noi». «Fare politica su temi di questo tipo – commenta – è, francamente, deprimente. Il lavoro va rispettato sempre».
«Ogni tanto – continua il vicesindaco – vorremmo confrontarci su proposte serie, su idee che possano, in qualche modo, aiutare la città nel percorso di crescita innescato dopo lo scioglimento del Comune per contiguità mafiosa. E’ vero: se prima del Coronavirus i problemi da risolvere erano 100, ancor prima del nostro insediamento erano oltre 300 milioni. Si sforzi, quindi, il consigliere Ripepi, a comprendere che il lavoro agile è indispensabile per tutelare la salute dei lavoratori e della popolazione, messa al riparo dal rischio di aggregazione ed assembramenti, coerentemente con i contenuti della Direttiva 3/2020 del Ministero della Pubblica amministrazione».