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24/05/2020 ore 19.30
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Siderno, 15 anni fa il delitto Congiusta rimasto ancora senza un colpevole

Nel 2005 l'omicidio dell'imprenditore. Il messaggio della sorella Roberta: «Arriverà il giorno della giustizia»
di Redazione

Era il 24 maggio del 2005 quando mani criminali hanno messo fine alla vita di Gianluca Congiusta, noto imprenditore sidernese nel settore della telefonia. Un delitto rimasto ancora irrisolto e una famiglia che chiede ancora giustizia.

Per i giudici supremi il boss Tommaso Costa, condannato all’ergastolo fino al secondo grado di giudizio, non ha commesso il fatto. Congiusta venne assassinato con un colpo di fucile da caccia sparatogli al volto. Movente dell’omicidio, secondo l’accusa, il tentativo di sventare un’estorsione ai danni del suocero.

Dal giorno del delitto a non darsi pace è papà Mario, uno dei pilastri della lotta alla mafia nella Locride, scomparso due anni fa senza conoscere la verità processuale sulla morte del figlio. Aveva anche creato una fondazione intitolata al figlio e non mancava mai alle manifestazioni promosse dalle associazioni antimafia, dimostrando un attivismo instancabile.

Oggi a ricordare quella triste giornata un toccante messaggio di Roberta, sorella dell’imprenditore sidernese, affidato alla sua pagina Facebook. «Forse tremavate più voi nel pronunciare quella sentenza che noi nell’ascoltarla. La verità la conosciamo. Arriverà il giorno della giustizia. Noi l’attendiamo».