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03/02/2025 ore 12.29
Cronaca

A Reggio il bilancio dei Carabinieri Forestali, Misceo: «Nel reggino dilagano discariche abusive in fiumare e aree degradate» - VIDEO

Dagli incendi boschivi alla gestione illecita dei rifiuti, i dati illustrati dal comandante della Calabria tra denunce, sequestri e un impegno crescente tra scuola e prevenzione. Presentati anche il calendario Cites 2025
di Anna Foti

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«Nel 2024 eseguiti 58 mila controlli con 1.383 persone denunciate, circa 1.900 illeciti amministrativi, per un ammontare di sanzioni pari a oltre 2 milioni e 600 mila euro. In aumento arresti per gestione illecita rifiuti, inquinamento e coltivazioni di cannabis. Condotte illecite dal punto di vista ambientale diffuse in tutto il territorio calabrese. Nel reggino preoccupano i rifiuti nelle fiumare, torrenti e nelle aree degradate». Così il colonnello Giovanni Misceo, comandante Carabinieri Forestali della Calabria, in occasione dell’odierna conferenza stampa convocata presso la sala Garcilaso De La Vega del Castello Aragonese di Reggio Calabria dalla Legione Carabinieri Forestale, per illustrare i risultati dell’attività operativa condotta nel corso del 2024 in Calabria.

Nell’occasione è stato presentato anche il calendario Cites 2025 del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, quest’anno con un focus sul Sud America. Presente, con le autorità, una delegazione di studentesse e studenti del Liceo Classico Tommaso Campanella di Reggio Calabria.

«L’ambiente è quello che lo Stato, la legge, ci affida. Siamo custodi dell’ambiente, della natura e del patrimonio forestale. Anche quest’anno – prosegue il colonnello Misceo – è stato un anno molto intenso. Gli illeciti penali e amministrativi sono stati in linea con gli anni precedenti, con un aumento però del numero degli arresti in materia di rifiuti, inquinamento ambientale e gestione illecita di piantagioni di cannabis. È sempre la mano dell’uomo la causa, purtroppo, che sia una partecipazione colposa o dolosa all’evento reato. E i roghi, la violazione dei vincoli idrogeologici, i tagli abusivi, i tagli fortuiti, gli incendi, sono tutti fenomeni che vanno a minare l’assetto del territorio e quindi a riflettersi automaticamente sulla salute dell’uomo, al pari degli inquinamenti».

Rischio per la salute, tutela dell’ambiente e prevenzione

«Tra i principali fattori di rischio per le matrici ambientali verso cui si riversa la strategia operativa dell’Arma Forestale, si registrano gli attacchi al territorio, gli incendi boschivi, questi ultimi tra le principali cause dell’aggravamento del dissesto idrogeologico, le diverse forme di illecita gestione dei rifiuti, tra cui le combustioni e il traffico organizzato, gli inquinamenti ambientali, tutte fonti di alterazioni sistematiche degli habitat e degli ecosistemi naturali, di forte perturbazione per l’ambiente, il suolo, i corsi d’acqua ed i mari, con preoccupanti conseguenze per la qualità della vita e la salute dei cittadini.

Gli incendi, i rifiuti e tutti quei reati connessi alla tutela del territorio e alla violazione delle norme in materia sono i settori in cui siamo sempre impegnati. Nonostante ciò, abbiamo comunque intensificato quest’anno l’attività di prevenzione, aumentando il numero dei controlli. L’utilizzo dei droni, per esempio, è stato proficuo.

«Il livello di criminalità è omogeneo su tutto il territorio, ma nel Reggino ci sono fenomeni più accentuati relativi allo smaltimento dei rifiuti, in particolare nelle fiumare o in alcune aree un po’ più degradate. Lì cerchiamo però di operare con la prevenzione e con l’educazione, soprattutto verso i più giovani».

Dati positivi

Per quanto riguarda gli incendi boschivi, il quadro è positivo: «abbiamo avuto un calo della superficie bruciata, e questo significa che c’è stata una maggiore prevenzione. E su questo mi piace sottolineare l’impegno sinergico con l’arma territoriale, che è fondamentale. Abbiamo lavorato insieme con i comandi provinciali su tutto il territorio regionale per intensificare la prevenzione e incrementare il numero di pattuglie, proprio per prevenire gli incendi boschivi.

Dobbiamo anche evidenziare, sul fronte del fenomeno Bracconaggio e della nostra operazione Adorno che protegge il passaggio sullo Stretto dell’avifauna che proviene dall’Africa e si reca verso l’Europa Centrale, è ancora in diminuzione il trend degli illeciti. Questo è un segnale incoraggiante – sottolinea Giovanni Misceo – che evidenzia la crescita del senso civico».

L’educazione ambientale nelle scuole

Importante, per i Carabinieri Forestali, è il ruolo dell’educazione nelle scuole. Sono stati raggiunti 6.600 alunni tra Calabria e Sicilia. «L’attività per promuovere la legalità e la cultura della legalità e ambientale nelle scuole è uno dei nostri cavalli di battaglia. Un impegno dal quale arrivano le sorprese più piacevoli: una popolazione scolastica appassionata di ambiente e, in alcuni casi, anche esperta», evidenzia ancora Giovanni Misceo, comandante Carabinieri Forestali della Calabria.

I dati del 2024

Complessivamente, sono stati oltre 58.000 (di cui oltre 1.500 in Sicilia) i controlli eseguiti, finalizzati alla prevenzione delle citate criticità, in marcata crescita rispetto ai 52.000 circa del 2023 (+12%).

Oltre 1.780 i reati ambientali accertati, con 1.383 persone denunciate, numeri sostanzialmente in linea con la precedente annualità. Sono stati 585 sequestri penali (+20% rispetto al 2023), 1.936 gli illeciti amministrativi, per un totale di sanzioni inflitte pari a € 2.685.329 (+5% rispetto al 2023). Significativo è stato il numero delle persone arrestate, pari a 30 (erano stati 7 nel 2023), in tema di inquinamento ambientale, gestione illecita di rifiuti e illecita gestione di piantagioni di cannabis.

Anche nella stagione 2024, 5.502 volanti verdi dei Carabinieri Forestali hanno solcato il territorio regionale calabrese nell’ambito del Servizio di Prevenzione ed Emergenza Ambientale 1515, svolto quotidianamente per il monitoraggio ed il controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree di maggior pregio naturalistico, e volto ad assicurare riscontro alle richieste di intervento formulate direttamente dagli utenti, tramite il numero verde 1515 ovvero il 112, per ogni genere di aggressione alle matrici ambientali e forestali.

Tra i settori di intervento, primaria è stata l’attenzione rivolta alla tutela del territorio, dove è stato registrato un sensibile aumento rispetto al 2023 (+35%), degli importi delle sanzioni amministrative inflitte, pari a 982.721 euro, pur con una riduzione rispetto al 2023 del numero dei reati accertati a carico di persone note (-18%).

In tale ambito operativo rientrano la prevenzione e la repressione degli illeciti in tema di utilizzazioni boschive, tagli e furti di piante, tutela del vincolo idrogeologico, polizia fluviale e pascolo. La storica dedizione della specialità forestale verso tale settore è dettata dall’importanza che le relative norme rivestono ai fini della conservazione dell’assetto del suolo, la cui integrità è continuamente minata dalle deturpazioni poste in essere in danno dei boschi e del suolo in generale.

La conferenza odierna è stata anche occasione per la presentazione del calendario Cites, curata dalla marescialla Cettina Crimi, comandante nucleo carabinieri forestali di Reggio Calabria, marescialla ordinaria Alessia Mellina, comandante nucleo carabinieri Parco di Bagaladi, marescialla capo Lidia Meduri, comandante nucleo carabinieri forestali di Cittanova, marescialla ordinaria Claudia Messineo, nucleo carabinieri forestali di Brancaleone. La Convenzione per il Commercio Internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione è stata siglata a Washington nel 1975. Il calendario costituisce un veicolo di conoscenza delle attività svolte dallo specifico raggruppamento dell’Arma a difesa dell’ambiente e della biodiversità e non solo.