Assolto nel processo Eyphemos, Galletta dedica la vittoria alla moglie scomparsa
Riceviamo e pubblichiamo da parte del dott. Giuseppe Antonio Galletta, che era rimasto coinvolto nell’operazione, e che dedica la sua assoluzione alla moglie Giulia non più in vita:
«Esprimo la mia profonda gratitudine per l’assoluzione nel processo Eyphemos ai Sigg.ri Giudici della Corte d’Appello.
Desidero esprimere la mia più sincera e profonda gratitudine per la sentenza di assoluzione emessa in mio favore nel processo Eyphemos. Dopo un lungo periodo di incertezza e preoccupazione, questa decisione ha restituito a me e alla mia famiglia la serenità e la fiducia nella giustizia.
In particolare, il mio ringraziamento più sentito va al mio avvocato, il dott. Francesco Calabrese. La sua eccezionale competenza giuridica, la dedizione instancabile e la profonda umanità sono state pilastri fondamentali in questo percorso. Il dott. Calabrese non si è dimostrato solo un eccellente giurista, ma anche un grande uomo, capace di sostenermi e guidarmi con professionalità e sensibilità in ogni fase del processo. La sua integrità morale e la sua incrollabile fiducia nella verità hanno fatto la differenza.
Un ringraziamento speciale alla mia famiglia, a mia cognata avv. Condemi Caterina ed in modo particolare alla mia adorata e amata moglie, che purtroppo non è in vita.
Mia carissima Giulia, non ci sono abbastanza parole per esprimere quanto ti sia grato, specialmente ripensando a quel periodo buio, quando l’accusa di scambio politico-elettorale mafioso pendeva su di me.
So che non sei più qui fisicamente, ma sento ancora la tua presenza e il tuo incredibile coraggio. Eri la mia roccia, la mia forza in quei giorni e quelle notti insonni. Ricordo la tua fermezza, la tua incrollabile fiducia in me, anche quando il mondo sembrava crollare. Hai creduto nella mia innocenza con una forza che spesso a me stesso mancava.
Il tuo sostegno non è stato solo morale; è stato un pilastro fondamentale che mi ha permesso di affrontare tutto. Ogni tua parola, ogni sguardo, ogni tuo gesto mi dava la spinta per andare avanti e non mollare. Senza di te, quel percorso sarebbe stato infinitamente più arduo, forse insostenibile.
Oggi, con la mia assoluzione, il mio cuore è pieno di gratitudine. E la gratitudine più grande è per te, per aver camminato al mio fianco con tanta dignità e amore. Sei stata una donna straordinaria, e il tuo amore e la tua fede in me sono stati parte integrante di questa vittoria.
Anche se mi manchi immensamente ogni giorno, sapere di aver avuto un angelo come te al mio fianco in quei momenti decisivi mi dà un conforto immenso. Ti porto sempre con me, nel mio cuore e nei miei pensieri.
Sono profondamente grato per l’opportunità di poter riprendere la mia vita con rinnovato spirito e per la giustizia che mi è stata data.
Un abbraccio a tutti».