Bovalino capitale dei sequestri e il riscatto monstre per liberare il nipote «dell’uomo più ricco del mondo»
Di Alessia Truzzolillo – Nel secolo scorso i sequestri di persona sono stati 694, oltre la metà sono stati eseguiti dalla ‘ndrangheta. Gli ostaggi venivano nascosti nelle viscere dell’Aspromonte. Non tutti i sequestri si concludevano con la consegna del denaro e la liberazione della vittima. Si calcola che circa un terzo dei sequestrati non abbia più fatto ritorno a casa, uccisi o morti per le dure condizioni in cui venivano tenuti.
L’anonima sequestri non ha mai avuto confini. Colpiva in Calabria come nel Nord Italia. Prendeva di mira industriali, piccoli esercenti, professionisti. I suoi bersagli potevano essere donne e uomini, adulti o bambini. «Bovalino – racconta Pietro Comito nel corso della quarta puntata di Mammasantissima – viene presto indicata come la capitale dei sequestri nonostante l’anonima non avesse risparmiato neppure i suoi cittadini».
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