Caso dermatologia, i legali di Malara: «Sperimentazione? Non sono mai state riscontrate criticità»
Di seguito la pubblicazione integrale della nota stampa a firma del collegio difensivo della dottoressa Giovanna Malara, in merito all’articolo pubblicato su “IlReggino.it” in data 22 giugno 2023.
NOTA STAMPA INTEGRALE
1) Con delibera del 20 settembre 2018, il GOM ha autorizzato il soggetto promotore a procedere alla sperimentazione, presso il nosocomio reggino, di un farmaco già da tempo in commercio;
2) da parte sua, il soggetto promotore, un colosso dell’industria farmaceutica, in esecuzione del deliberato di cui sopra, ha incaricato un soggetto terzo, una sorta di advisor, tecnicamente denominato CRO, ovvero Organizzatore di Ricerca a Contratto, per assicurare l’esercizio della vigilanza sul rispetto del protocollo della sperimentazione autorizzata, che peraltro coinvolgeva non la sola U.O. Dermatologia e Venereologia, ma anche altre Unità Operative;
3) nell’ambito dei periodici ed approfonditi controlli effettuati dall’organo di vigilanza presso le varie U.O. del GOM interessate alla sperimentazione, non sono mai state riscontrate e/o segnalate criticità;
4) a causa della nota pandemia da Covid 19, l’accesso al GOM è stato inibito a chiunque, prima che, con delibera del 5 novembre 2021, il GOM procedesse alla revoca dell’autorizzazione alla sperimentazione, a seguito dell’accoglimento della legittima richiesta della Primaria Dermatologa, dottoressa Malara, del passaggio da regime esclusivo a quello non esclusivo;
5) le visite ispettive dell’AIFA, svoltesi dal 21 al 24 marzo 2023, ossia a sperimentazione revocata già da 16 mesi e mezzo hanno valenza di “accertamenti” amministrativi eseguiti “ora per allora”, che, nel caso dell’U.O. Dermatologia e Venereologia, non mettono in discussione l’aspetto scientifico dell’opera svolta, ma solo la conclusione della sperimentazione, interrotta per fattori esterni al risultato ottenibile ad eventuale cura anche di professionisti anche diversi dalla dr.ssa Malara; sperimentazione che, comunque, in quanto tale, non implica alcun obbligo di ottenimento del risultato auspicato.
Esaurita la trattazione del diritto/dovere di rettifica, ed alla luce delle superiori precisazioni, tutte deliberatamente pretermesse nella narrazione partigiana e monotematica di chi coltiva la velleità di “orientare” una informazione non aderente al dato effettivo, si consegna ai Suoi Lettori l’interrogativo se sia o meno figlia del caso la circostanza che l’AIFA abbia effettuato una visita ispettiva su una sperimentazione revocata già da tempo e comunque mai conclusa.
Cui prodest?
È desolante dover constatare, una volta di più, la pubblicazione, sulla testata da lei diretta, di dati sensibili protetti in un’unica direzione: la solita; per di più con l’aggravante della preannunciata prosecuzione (segue) della ormai ben nota attività monocorde e monotematica.
Dott. Giovanni Africa, CT di parte
Avv. Aurora Notarianni
Avv. Oreste G. M. Romeo”
La nostra replica
Si prende atto della nota stampa diramata dal collegio difensivo della dottoressa Malara. Tuttavia, s’impongono alcune precisazioni, al fine di chiarire la posizione della testata. Preliminarmente va rimarcato come il contenuto dell’articolo in questione sia integralmente tratto dal verbale relativo all’ispezione effettuata dall’Aifa (protocollo M-41008-42).
Nessuna valutazione o commento è stato formulato, limitandosi la giornalista alla sola narrazione di quanto esposto dall’Agenzia italiana del Farmaco. Peraltro, come correttamente rimarcato dagli stessi avvocati, le visite ispettive AIFA si sono svolte dal 21 al 24 marzo 2023, con ciò inferendosene la piena attualità della pubblicazione, nonché una rilevanza pubblica che appare ictu oculi.
Quanto all’asserita volontà di ignorare il coinvolgimento di altri reparti del Gom, si rappresenta come i destinatari del verbale di cui si è preso visione siano nell’ordine: il Commissario Straordinario del Gom; il direttore sanitario del Gom; il direttore del reparto e sperimentatore principale dottoressa Giovanna Malara; il direttore della Farmacia Ospedaliera del Gom; il presidente del Comitato Etico Regione Calabria Sezione Area Sud; il responsabile della segreteria tecnico-scientifica. A ciò si aggiunga come nell’oggetto del medesimo verbale, si faccia menzione esclusivamente di una sperimentazione «condotta dalla dott.ssa Giovanna Malara (sperimentatore principale) presso la U.O.C. di Dermatologia», non rimandando, neppure in via indiretta, ad altri reparti del Gom.
Se ne desume come, da parte della testata, non vi sia stata alcuna volontà d’ignorare il coinvolgimento di altri Reparti del nosocomio reggino, atteso che, in siffatta circostanza, se ne sarebbe dato pacificamente atto come deontologia imporrebbe.
Quanto agli altri rilievi mossi dal collegio difensivo della dottoressa Malara, non tocca alla testata “IlReggino.it” esprimere valutazioni né in ordine alle scelte del soggetto promotore, né con riferimento ai controlli periodici previsti, né, tanto meno, riguardo alle vicissitudini connesse all’avvento della pandemia Covid-19. Vieppiù, non può rientrare nel novero delle competenze della testata formulare valutazioni circa l’opportunità e/o la tempestività della visita ispettiva dell’Aifa. L’unico dovere in capo a chi scrive è quello di informare su ciò che accade, sforzandosi di rimanere sempre ancorati ai fatti, avendo cura di chiedere a tutte le parti in causa – come ritualmente avvenuto anche in questo caso – di poter esporre le proprie ragioni, in un’ottica di bilanciamento e completezza dell’informazione.