Caso scuola Catona, la protesta non si ferma: oggi si assentano parte delle terze classi
Ha ribadito il disagio crescente e pregnante che lezioni scolastiche pomeridiane da oltre tre settimane stanno generando sulla quotidianità dei loro figli e delle loro figlie, il comitato dei genitori ieri in occasione del consiglio d’Istituto aperto. L’assemblea, convocata dalla dirigente dell’istituto comprensivo Dante Alighieri Simona Sapone, aveva fatto seguito alla forte protesta che nel pomeriggio di ieri aveva tenuto fuori dalla scuola, quasi interamente, le 14 classi ancora in attesa di una struttura scolastica da poter frequentare regolarmente di mattina.
I due plessi della scuola secondaria di secondo grado, dichiarati inagibili a ridosso della prima campanella, sono stati chiusi. Dall’inizio della scuola, le due settimane di lezioni pomeridiane nel plesso della primaria di via Regina Elena, stanno adesso raddoppiando, in un quadro che invece di schiarirsi si complica.
Il nodo Scuola Mediatori
La soluzione individuata dal Comune nell’utilizzo della scuola superiore di Mediatori Linguistici, nell’ala agibile dell’ex Ciapi a Catona, per altro accordato con tanto di delibera della giunta regionale (in tempi non brevi) approvata e pubblicata, incontra adesso l’ostacolo del «regolare contratto di comodato tra la Regione e la Scuola Superiore che scadrà nel 2035» che la stessa scuola dei Mediatori sta “opponendo” all’invito della Regione a lasciare i locali che dovrebbero ospitare le 14 classi della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo Dante Alighieri.
La protesta delle terze classi
Il comitato dei genitori resta in attesa di una risoluzione rapida ma intanto la protesta oggi tiene fuori parte delle terze classi. Il disagio, che si sta prolungando oltremodo, in questo caso è anche logistico. Ragazze e ragazzi già più grandi, da oltre tre settimane infatti, trascorrono le ore di lezione pomeridiana in banchi e su sedie destinati a bambini della primaria.
Il punto sul consiglio d’Istituto aperto
«È stata una seduta molto intensa: si è fatto il punto della situazione; al centro a questo punto è il nodo della Scuola dei Mediatori. Alla riunione del Consiglio d’Istituto erano presenti, oltre ai genitori e ai rappresentanti delle associazioni che operano nel territorio e rappresentanti istituzionali. Al netto del confronto politico, è emerso con forza lo stato di disagio di tutta la comunità scolastica.

Siamo ormai di fronte a un’emergenza: ieri 263 ragazzi non sono stati sui banchi di scuola, perché occorreva scuotere le coscienze di chi ha responsabilità nella gestione di questa vicenda. Adesso dovranno procedere d’urgenza, perché la situazione non lascia spazio ad altro se non alla rabbia e all’indignazione. Abbiamo chiesto espressamente che tutte le parti coinvolte risolvano la questione.
Il Comitato dei genitori resta in attesa di notizie in merito alla risoluzione di questo ulteriore ostacolo. Il bene dei nostri ragazzi è il primo interesse: occorre preservarli. Non escludiamo manifestazioni di portata più ampia ove restino inascoltate le legittime rivendicazioni delle famiglie e, in generale, della comunità scolastica». Così Silvia componente del Comitato dei genitori della scuola di Catona e Consigliera d’Istituto.
Il piano di riserva nei locali di San Francesco e Concessa
All’incontro erano presenti il vicesindaco della Città Metropolitana, Carmelo Versace, il presidente del Consiglio Comunale, Enzo Marra, l’assessore comunale all’Istruzione Anna Briante, i consiglieri comunali di opposizione Giuseppe De Biasi, Federico Milia e Massimo Ripepi. «La dirigente scolastica Simona Sapone ha riassunto la situazione legata alla spinosa vicenda della sistemazione delle 14 classi della Scuola Secondaria di Primo grado», si legge in una nota congiunta del Consiglio d’Istituto dell’Ic Radice Alighieri di Catona e del Comitato dei genitori.

«Auspicando una soluzione idonea per tutti, da ultimo, si è comunque preso in considerazione, nella denegata eventualità di disaccordi o risoluzione della problematica in tempi non strettissimi, un c.d. “piano B” con spostamento delle classi presso i locali di San Francesco e Concessa, ed a tal fine la Dirigente scolastica Sapone ha già chiesto all’assessore Briante una relazione tecnica in merito a tipologia di lavori e tempistiche, ribadendo tuttavia che tale prospettiva, che si confida non debba essere presa in considerazione avendo fiducia in una imminente soluzione tra le parti di cui sopra, è da considerarsi come meramente eventuale». Così la nota congiunta del Consiglio d’Istituto dell’Ic Radice Alighieri di Catona e del Comitato dei genitori.