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07/06/2025 ore 10.00
Cronaca

Giovane arbitro aggredito a Bianco, la ferma condanna del CNDDU

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani sostiene l’iniziativa del Siulp di Reggio Calabria per una giornata contro la violenza nello sport
di Redazione

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani esprime profonda indignazione e ferma condanna in merito al vile episodio di aggressione avvenuto durante una partita della categoria “Giovanissimi” a Bianco (RC), dove un giovane arbitro e suo padre sono stati vittime di un inaudito atto di violenza.

In particolare, il CNDDU intende manifestare la propria vicinanza al giovane direttore di gara e alla sua famiglia, condividendo pienamente la posizione espressa dal Segretario provinciale del Siulp di Reggio Calabria, Francesco Minici, che ha parlato di un’azione «ingiustificata» e «ancor più grave se si considera che a compierla è stato un dirigente sportivo».

«La scuola, come agenzia educativa e presidio di legalità e diritti, non può restare indifferente davanti a simili episodi, che mettono in pericolo i valori fondamentali dello sport: il rispetto delle regole, la tolleranza, la correttezza e la solidarietà. Il Coordinamento – si legge in una nota diffusa da presidente Romano Pesavento – sottolinea come questi comportamenti rappresentino una grave minaccia all’educazione civica delle giovani generazioni, in quanto trasmettono modelli negativi e distorti della competizione e della convivenza civile.

Per questo motivo, il CNDDU sostiene con convinzione l’iniziativa promossa dal Siulp di Reggio Calabria, dall’Associazione Italiana Arbitri e dalle principali federazioni sportive calabresi, che prevede l’organizzazione di una Giornata contro la violenza nello sport, con il coinvolgimento delle realtà sportive e scolastiche del territorio.

Il Coordinamento si impegna fin d’ora a promuovere, nelle scuole aderenti alla rete nazionale e in collaborazione con i docenti di diritto e cittadinanza attiva, attività didattiche e percorsi formativi sul valore dello sport come strumento di pace, inclusione e rispetto dei diritti umani.

Inoltre, auspichiamo che iniziative come questa possano essere estese a livello nazionale, affinché si avvii una riflessione condivisa sul fenomeno della violenza sportiva e sull’urgenza di riaffermare una cultura del rispetto, dentro e fuori dai campi di gioco.

A nome di tutta la comunità scolastica, il CNDDU rivolge infine i più sentiti auguri di pronta guarigione al giovane arbitro e a suo padre, ribadendo il proprio impegno nel contrasto a ogni forma di violenza, intolleranza e sopruso».