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22/11/2025 ore 18.51
Cronaca

Grave avvelenamento a Locri, l’antidoto arriva in ospedale grazie alla staffetta della Polizia

Il paziente giunto al pronto soccorso in condizioni disperate a causa di un’ingestione non volontaria di acido

di Ilario Balì

Avvelenato involontariamente da un composto acido, è giunto al pronto soccorso dell’ospedale di Locri in condizioni gravissime. Una storia a lieto fine quella che ha visto protagonista un paziente della Locride, strappato alla morte grazie ad un proficuo gioco di squadra. Senza perdersi d'animo i sanitari hanno contattato il centro antiveleno nazionale di Pavia per lo specifico antidoto. A sera inoltrata la farmacista ospedaliera è riuscita a reperire l'antidoto che si trovava però distante, a Reggio Calabria e la navetta per i trasporti aziendali era impegnata in altro servizio.

Mentre il tempo stringeva ad entrare in azione è stato il responsabile del posto fisso di Polizia, presente da quasi 3 anni in ospedale. L'ispettore Bruzzese ha un’intuizione straordinaria: una staffetta della polstrada per trasportare immediatamente l'antidoto da Reggio. Così, nel giro di un'ora il farmaco salvavita è giunto in pronto soccorso dove è stato immediatamente somministrato grazie a due volanti della stradale. Due staffette della Polstrada, una di Reggio, l'altra di Brancaleone, hanno percorso in tempo record la strada che collega Reggio a Locri per consegnare il farmaco in tempo utile.

«Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione di tutti - ha dichiarato il direttore sanitario ospedaliero Giuseppe D’Ascoli - un grazie allo staff, agli operatori del pronto soccorso e della farmacia dell'ospedale di Locri per quanto fatto e per quanto svolgono quotidianamente in silenzio facendo servizio pubblico, anzi sanità pubblica. È stato un grande gioco di squadra - ha sottolineato D’Ascoli - Un grande ringraziamento anche agli agenti del posto fisso dell'ospedale di Locri, alla Polizia di Stato e agli attori che in collaborazione hanno salvato una vita umana».