I rapporti tra Pittelli e Petrini, l'ex magistrato chiamato a testimoniare contro la cosca Piromalli
di Luana Costa – L’ex presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro, Marco Petrini, sarà sottoposto a perizia per verificare la capacità di testimoniare. L’ex giudice catanzarese è stato infatti invitato a comparire, in qualità di testimone, nel procedimento, oggi in fase dibattimentale, scaturito dall’inchiesta Malapigna istruita dalla Dda di Reggio Calabria che nell’ottobre del 2021 ha portato all’applicazione di 29 misure cautelari e all’arresto dell’avvocato catanzarese, Giancarlo Pittelli, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
L’indagine verte su un presunto traffico illecito di rifiuti gestito dalla cosca Piromalli di Gioia Tauro attraverso imprenditori di fiducia. Giancarlo Pittelli, secondo l’accusa, avrebbe agevolato, pur senza farne parte, le attività dell’associazione mafiosa. All’ex avvocato si contesta anche di essersi messo a disposizione di un esponente di spicco della cosca, Rocco Delfino, «al fine di aggiustare positivamente contenziosi» riguardanti sue vicende personali e societarie.
Nello specifico, sarebbe intervenuto «nel giudizio per la revisione del procedimento di prevenzione dei confronti della società Delfino pendente dinnanzi al Tribunale di Catanzaro al fine di ottenere la revoca del sequestro di prevenzione della società intestata originariamente al fratello di Rocco, Giovanni Delfino».
È nel contesto dei contatti tra l’avvocato penalista e i magistrati del distretto giudiziario catanzarese che si inserisce la figura di Marco Petrini, travolto nel gennaio del 2020 dall’inchiesta della procura di Salerno denominata Genesi e di recente condannato a 4 anni di reclusione nell’appello bis di quel procedimento per il reato di corruzione per l’esercizio della funzione. Petrini è stato, quindi, citato dall’ufficio di procura reggina per essere sottoposto ad esame a seguito delle dichiarazioni rese nel febbraio e nel novembre del 2020, quando decise di collaborare con i magistrati di Salerno.