Migranti, il traffico non si ferma ma gli sbarchi diminuiscono - VIDEO
Dall’inizio dell’anno solo 213 i migranti approdati al porto di Reggio Calabria. Ciò a fronte di oltre 37 mila persone sbarcate in Italia (dati all’8 agosto 2025), meno della metà rispetto al 2023, anche se in aumento rispetto al 2024. E con una diminuzione di morti e dispersi nel Mediterraneo, 947 nei primi sette mesi del 2025, secondo i dati raccolti con il progetto Missing Migrants dell’Oim. Nello stesso periodo del 2024 le vittime erano state 1. 480, di cui 1. 032 lungo la rotta centrale.
Tutto ciò mentre la Procura reggina, come testimonia la recente operazione internazionale congiunta denominata Medusa, ha iniziato a ricostruire un traffico di migranti diretti verso le nostre coste con un giro di affari di milioni di euro. Dunque non un fenomeno migratorio in decrescita ma una diminuzione degli arrivi. Una politica dei porti chiusi, sbandierati anche dai leghisti in occasione delle recente visita del ministro Salvini per promuovere il Ponte, che, come riferito dalle ong che tra mille ostacoli prestano ancora soccorso, fa rima anche con porti lontani.
In questo 2025 solo cinque approdi al porto di Reggio dove dallo scorso anno è stato anche allestito un hotspot. Una prima accoglienza che, tuttavia. in riva allo Stretto fa i conti con la scarsità dei posti per un’accoglienza più stabile. «Purtroppo i sopralluoghi che seguono ai bandi che pubblichiamo non hanno l’esito sperato. Le strutture sono inadeguate o insufficienti. Quindi spesso andiamo in affanno per i posti». È quanto ha dichiarato la prefetta di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, che lo scorso giugno, quando tra Reggio e Roccella erano giunti in una settimana 500 migranti aveva rivolto un ulteriore appello ai Sindaci. Ha chiesto supporto per la ricerca di strutture idonee a realizzare Centri di Accoglienza.