’Ndrangheta, i traffici di cocaina del clan Gallace nel porto di Gioia Tauro
La base dei Gallace è Guardavalle ma la cosca è stanziale nel Lazio da decenni e ha rapporti i con narcos sudamericani. Non solo il broker (oggi pentito) Vincenzo Pasquino: la rete sarebbe molto più ampia, stando agli atti dell’inchiesta Ostro della Dda di Catanzaro.
Dalle chat criptate emergono i contatti dei Gallace in quattro porti (Livorno, Salerno, Genova e Gioia Tauro) e un aeroporto (Roma): gli uomini del boss Cosimo Damiano Gallace evocano relazioni con militari (e non solo) per eludere controlli e recuperare i carichi di cocaina trasportati nei container.
La logistica innanzitutto. Per ogni clan di ’ndrangheta interessato al gigantesco affare del traffico di stupefacenti gli agganci nei porti sono essenziali. Vale anche per i Gallace.
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