'Ndrangheta, pg Milano: «Si indaga sempre più su reati finanziari. Preoccupano le bande 'fluide' di giovani»
La «accentuazione del carattere imprenditoriale» dei clan della ‘ndrangheta «ha implicato la necessità per la Dda di occuparsi di reati finanziari caratterizzati dall’aggravante dell’agevolazione mafiosa». E’ quanto viene segnalato nella relazione della Procura generale di Milano redatta per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario.
C’è stata, scrive la procuratrice generale Francesca Nanni, una «assimilazione dell’impresa mafiosa ai fenomeni di criminalità economica già esistenti» e «ciò ha determinato un’apparente perdita di specialità della ‘res mafiosa’ quale conseguenza della diminuzione di reati tipici ‘a base violenta’ e la sostituzione di condotte tipiche della partecipazione mafiosa in operazione economiche tra ‘soci’».
Tra i temi centrali della relazione sull’attività dei pm del distretto milanese anche il “fenomeno particolarmente preoccupante” delle “bande ‘fluide’” composte da maggiorenni e minorenni, che si «aggregano e si sciolgono alla velocità dei ritmi dettati dal web e dai social network” per “girare un video musicale o per una ritorsione a fronte di un presunto ‘sgarro'”. Il tutto con la “logica del branco”. In aumento anche le “risse” nei quartieri periferici “per forme di disagio e in alcuni casi di ‘rabbia’».