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01/06/2025 ore 12.30
Cronaca

Oltre 500 arresti a Parigi dopo la finale di Champions per atti di vandalismo. Morti un 17enne ed una donna di 20 anni

Auto contro la folla, negozi assaltati e incendi in varie zone della città nell’ambito dei festeggiamenti per la vittoria del París Saint-Germain nella finale contro l’Inter
di Redazione

di Luca Arnaù – La notte più lunga di Parigi è cominciata come un sogno di gloria calcistica e si è trasformata in un incubo di violenza e caos. La finale di Champions League tra Paris Saint-Germain e Inter, giocata all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, ha consegnato ai francesi la coppa tanto attesa – un 5-0 senza appello che resterà nella storia del club parigino – ma ha anche acceso la miccia di una vera e propria guerriglia urbana che ha messo a ferro e fuoco la capitale e non solo.

Già durante il primo tempo, quando la squadra di Luis Enrique ha iniziato a dominare l’Inter, Parigi si è trasformata in un gigantesco stadio a cielo aperto. Maxischermi in ogni piazza, bandiere biancoblu ovunque e la voglia di festeggiare che ribolliva come lo champagne. Ma tra fuochi d’artificio e cori da stadio, ecco la prima avvisaglia di una notte che avrebbe superato i limiti del tifo: petardi, bombe carta, bottiglie incendiarie. I primi tafferugli sono iniziati quasi in simultanea con il secondo gol del PSG, e da lì in poi la situazione è degenerata.

Le forze dell’ordine, già schierate in massa – 5000 tra poliziotti e gendarmi – hanno cercato di contenere la marea umana che si riversava sugli Champs-Élysées, sulla Bastiglia e nei punti caldi come il Parco dei Principi, dove migliaia di tifosi si erano radunati per seguire la partita sul maxischermo. Ma la festa è diventata un assalto: lanci di oggetti contro i poliziotti, lacrimogeni in risposta, auto incendiate e barricate improvvisate.

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