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01/10/2025 ore 15.15
Cronaca

Omicidio Boiocchi, Klaus Davi: «Versione di Beretta e Ferdico, c'è stata un'omertà pazzesca»

Klaus Davi chiede chiarezza sui verbali degli ex ultrà
di Redazione

Fin dai primi verbali depositati da Andrea Beretta e successivamente da Marco Ferdico, Klaus Davi non ha creduto completamente alle versioni rese dai due ex componenti della curva dell’Inter. Già a maggio in un’intervista alla TGR Lombardia Davi dichiarava: «C’è stata un’omertà pazzesca. L’esclusione del coinvolgimento dei Bellocco nell’omicidio Boiocchi mi ha molto colpito come mossa. Da quando hanno ucciso Antonio Bellocco ho iniziato a cercare di capire cosa stesse succedendo nella Curva Nord. E grazie alle indagini abbiamo scoperto che i Bellocco sono stati chiamati a Milano da Beretta e Ferdico, a quanto detto da Beretta ‘per arginare gruppi rivali’, ma c’è sempre comunque un elemento di autorizzazione a mio avviso, almeno per un omicidio di tale portata».

Ora Klaus Davi ha diffuso un nuovo video (https://www.facebook.com/reel/1538292020941059) rivolto soprattutto all’audience dei bene informati della ‘Ndrangheta commentando i verbali di Ferdico e Beretta: «Fin dall’inizio avevo espresso le mie perplessità vista l’ansia di Beretta di escludere subito i Bellocco da qualsiasi coinvolgimento nell’omicidio Boiocchi. Vi voglio sensibilizzare su quello che non mi convince: Ferdico dice che suo padre gli aveva detto di non commettere l’omicidio perché l’avrebbe pagata. È una frase buttata lì che sembra non aver alcun peso nella vicenda, che conferisce un valore morale al padre, ma non influisce. Poi c’è un’altra contraddizione: il padre gli aveva detto di non farlo e lui pesca proprio all’interno della famiglia, il suocero Pietro Andrea Simoncini, per eseguire l’omicidio. Perché matura la mia idea che i Bellocco potessero sapere qualcosa della curva Inter? Mi ha colpito anche che tutti all’unisono dicano che non c’entri ‘la Calabria’. La ‘Ndrangheta entra a giochi fatti, dopo l’omicidio, senza voce in capitolo? Mi stupisce. Non sappiamo ancora come ha vissuto la cosa la filiera criminale calabrese. Non conosciamo le versioni degli affiliati a Rosarno e San Ferdinando, ma sarebbe interessante. Io sono stato più volte in questi paesi, anche recentemente, ma ho sentito solo chiacchiere. Chi sa qualcosa in più parli. Sanno dove trovarmi», ha dichiarato Davi.