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09/04/2024 ore 09.52
Cronaca

Omicidio Oppedisano, la zia: «Non si può morire a 24 anni. Era un bravo ragazzo» - Video

L’agguato in una strada di campagna mentre era in auto al confine con la provincia di Vibo. Si indaga nella sua attività di boscaiolo
di Redazione

di Cristina Iannuzzi«Da casa al lavoro e dal lavoro a casa. Mio nipote era un bravo ragazzo», dice la zia paterna ancora sotto choc per l’accaduto. Suo nipote, Domenico Oppedisano, boscaiolo di 24 anni di San Pietro di Caridà nel reggino, è stato freddato ieri mattina poco prima delle 8 a colpi di fucile. Non si dà pace, chiede giustizia. «Non si può morire a 24 anni. Hanno ucciso un innocente». Domenico era sposato, aveva una bimba di appena un anno. Con la famiglia si era trasferito nella vicina Monsoreto, frazione di Dinami, nel Vibonese.

È morto durante il trasporto all’ospedale di Polistena. Un possibile regolamento dei conti legato alla sua attività lavorativa una delle ipotesi battute dagli inquirenti che indagano per ricostruire il movente e risalire all’autore o agli autori dell’omicidio.

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