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01/08/2024 ore 09.30
Cronaca

Operazione “Chirone”, il Tribunale di Palmi assolve il Dottor Giuseppe Fiumanò

Il fatto non sussiste per l’ex coordinatore delle Farmacie Ospedaliere dell’Asp di Reggio Calabria e responsabile delle farmacie di Palmi e Gioia Tauro
di Redazione

Il Tribunale Collegiale di Palmi (Pres. Dott.ssa Bandiera, a latere Dott. Iazzetti e Dott.ssa Morelli) ha assolto dall’accusa di corruzione, con la formula più ampia, perché il fatto non sussiste, il dottor Giuseppe Fiumanò Coordinatore delle Farmacia Ospedaliere dell’ASP di Reggio Calabria e Responsabile delle farmacie di Palmi e Gioia Tauro fino dal dicembre  2017. Dal 1° gennaio 2018 in pensione. 

Il Dott. Fiumanò, nell’ambito dell’operazione denominata “Chirone” originariamente era accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di due episodi di corruzione, aggravati dalla finalità agevolatrice mafiosa. I fatti, secondo l’accusa,  sarebbero avvenuti tra il novembre e il dicembre del 2017. 

Per queste accuse nei confronti del dirigente ASP erano stati disposti gli arresti domiciliari, poi annullati dal Tribunale del Riesame reggino.  

Già il Giudice dell’Udienza Preliminare, nel marzo 2022, aveva pronunciato, in  favore dell’imputato, sentenza di non luogo a procede perché il fatto non sussiste“, sia  per il reato di concorso esterno che per un solo episodio di corruzione. 

Lo stesso Giudice aveva, invece, rinviato a giudizio dinnanzi al Tribunale Collegiale  di Palmi il farmacista esclusivamente per l’unico episodio di corruzione residuato. 

Nel corso di oltre due anni di istruttoria dibattimentale, i difensori del Fiumanò,  avvocati Andrea Alvaro e Antonio Fiumanò, hanno dimostrato l’infondatezza dell’accusa residua. Tant’è che, in sede di requisitoria, lo stesso Pubblico Ministero ha richiesto per il  Fiumanò una sentenza assolutoria. Il Tribunale di Palmi, in accoglimento della concorde  richiesta delle parti, ha assolto il dirigente ASP con la formula “perché il fatto non sussiste”. 

Dopo più di tre anni di calvario si è, così, conclusa positivamente la vicenda  giudiziaria del Fiumanò, che, in definitiva, è stato assolto, con la formula più ampia, da  tutte le accuse mosse a suo carico.Grande soddisfazione è stata espressa dai difensori di fiducia, avvocati Andrea Alvaro  del Foro di Palmi e Antonio Fiumanò del Foro di Milano, all’esito della lettura del  dispositivo di sentenza: «Siamo molto compiaciuti per essere riusciti a dimostrare l’infondatezza di  tutte le imputazioni elevate nei confronti del nostro assistito. Il dottore Fiumanò meritava una pronuncia  assolutoria così netta e tranciante, che gli restituisse la dignità e la serenità perdute».