Reggio, 211 anni di storia e futuro: la Festa dell’Arma celebra legalità, giovani e comunità - FOTO
Reggio Calabria ha dato il via alle celebrazioni per il 211° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, con una tre giorni di eventi che uniscono memoria, impegno civile e speranza. Dal 3 al 5 giugno, la città ospita manifestazioni che coinvolgono scuole, istituzioni e cittadini, rafforzando il legame tra l’Arma e la comunità.
Una rappresentanza delle scuole sono state ospitate nell’Auditorium della Scuola Allievi Carabinieri per una manifestazione che ha visto la partecipazione anche di una serie di importanti ospiti, non soltanto istituzionali.
L’evento è stato raccontato e narrato dell’attore Gigi Miseferi che ha dato voce al grande lavoro svolto durante l’anno dagli studenti. Passato e presente uniti per guardare e realizzare un futuro migliore. La giornata inaugurale ha visto i Carabinieri partecipare a una campagna di donazione di sangue presso il Grande Ospedale Metropolitano, un gesto di solidarietà che testimonia la vicinanza dell’Arma ai bisogni della collettività. Inoltre, è stato consegnato un contributo al Reparto Pediatrico dell’ospedale, frutto del ricavato delle vendite del Planning 2024, per esprimere vicinanza e restituire speranza a tanti bambini e alle loro famiglie.
Cultura della legalità
Le celebrazioni hanno visto il coinvolgimento attivo degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della Città Metropolitana di Reggio Calabria, protagonisti di progetti che uniscono storia, cultura, arte e legalità. Il Generale di Brigata Cesario Totaro, Comandante Provinciale, ha sottolineato l’importanza di rivolgersi ai giovani, chiamati a costruire l’Italia del domani, attraverso percorsi di «Cultura della legalità» nelle scuole, per contribuire alla formazione di un loro senso civico e una partecipazione consapevole alla vita di comunità.
La Festa dell’Arma a Reggio Calabria non è solo una celebrazione del passato, ma un impegno concreto per il futuro, dove i giovani sono al centro di un percorso di rinascita e speranza, in un dialogo continuo tra istituzioni e cittadini. Così tra cortometraggi, calendario, testimonianze e impegno oggi i ragazzi hanno scritto una pagina bellissima fatta anche e soprattutto di musica, arte e cultura. Una cultura della legalità e del rispetto delle regole non come imposizione ma come scelta. E lo ha spiegato con gentilezza il procuratore del tribunale dei minori Roberto di Palma durante il suo intervento.
Le regole rendono liberi
«La regola viene vista come un recinto, un limite oltre il quale non puoi andare. ma non è cosi. La regola non è una limitazione della nostra libertà: è uno strumento che ci rende liberi, è lo strumento che ci dà possibilità, prima di tutto dell’autocontrollo ed è in questo che realizziamo la nostra libertà. Io penso che se noi chiedessimo conto a ciascun appartenente alle forze di polizia — e oggi parliamo di carabinieri — e alla loro festa, se io dicessi a ciascun carabiniere qui presente se si sente libero o prigioniero, la risposta potrebbe essere solo il suo sorriso. Sono uomini liberissimi, perché hanno prima di tutto il controllo anche di sé stessi. Non seguono ordini in maniera cieca, ma sanno anche controllarsi. E il controllo è qualcosa di fondamentale.
Le dichiarazioni del sindaco Giuseppe Falcomatà
«Duecentounidici anni di storia e non sentirli, mi verrebbe da dire, quest’anno le celebrazioni per l’anniversario e l’Arma dei Carabinieri consentono alla città di vivere un momento straordinario anche di cultura, e questo è merito del generale Todaro che comprende, insieme al prefetto e a tutte le altre e istituzioni, quanto sia importante far passare un messaggio di legalità anche attraverso l’educazione, l’istruzione, la cultura del bello. Dobbiamo sempre di più nutrire quella consapevolezza di dover essere protagonisti nella nostra città attraverso quei piccoli gesti che consentono di mantenere il decoro urbano, la pulizia dei luoghi. Questo è il messaggio che rivolgiamo ai nostri studenti, ai nostri ragazzi». Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, intervenendo oggi alla cerimonia.
L’evento si è svolto all’Auditorium ‘Fazio’ della scuola allievi carabinieri ‘Fava-Garofalo’ di Reggio Calabria. Il primo Cittadino è stato sollecitato sul tema della cura dei beni comuni attraverso i piccoli gesti. «È stato molto emozionante il video introduttivo della cerimonia – ha aggiunto Falcomatà – con la storia del rapporto tra un padre ed un figlio che si vede sottratto il tempo per stare con il proprio genitore, magari perché impegnato in un ruolo di grande responsabilità. Credo che i ragazzi hanno bisogno di poche lezioni su cosa dire o cosa fare. I giovani hanno necessità di avere esempi da seguire, anche con piccole azioni di impegno per la nostra città. Ricordo quando lanciammo l’iniziativa ‘Adotta il verde’ era un segnale che davamo ai nostri concittadini per contribuire a prendersi cura dei nostri luoghi.
Il colpo d’occhio dell’auditorium ‘Fazio’ della scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria, diretta dal colonnello Vittorio Carrara, gremita di giovani studenti, credo – ha concluso il primo cittadino – sia il migliore dei modi per iniziare questa tre giorni di celebrazioni per l’annuale festa dei Carabinieri che sentiamo sempre più nostra».