Reggio Calabria accoglie il suo nuovo Procuratore: i colleghi spalancano le porte a Giuseppe Borrelli
Questa mattina il nuovo procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Borrelli ha preso ufficialmente servizio, accolto con calore e partecipazione da tutta la Procura. Un benvenuto numeroso e convinto, segnato non solo dalla presenza dei colleghi, ma anche da una chiara manifestazione di vicinanza e disponibilità da parte di tutti gli uffici. Ognuno, per la propria competenza, si è subito messo a disposizione, con l’obiettivo di proseguire il percorso di lavoro e impegno tracciato negli anni precedenti.
La Presidente del Tribunale di Reggio Arena: «La Procura è risorsa al servizio della comunità»
«Le competenze e la sua esperienza saranno senza dubbio un valore aggiunto per il nostro lavoro, e sono certa che si instaurerà un proficuo rapporto di collaborazione tra i nostri uffici. Si tratta, infatti, di uffici strettamente connessi e la collaborazione è essenziale per una giustizia efficace». Questo il benvenuto dato dalla Presidente del Tribunale di Reggio Calabria Mariagrazia Arena durante la cerimonia di insediamento del nuovo Procuratore.
«Il compito dell’ufficio inquirente – ha dichiarato – non è solo quello di analizzare la peculiarità dei fenomeni illeciti del territorio di riferimento, di programmare strategicamente gli interventi di contrasto al crimine, organizzando il lavoro in modo mirato e gestendo le priorità. La funzione sociale che svolge l’Ufficio di Procura è altro, ed è di più.
È quella di contribuire a rendere chiaro, nel territorio di riferimento, quali sono i suoi punti di debolezza, con utili ricadute che possono scaturire nelle istituzioni pubbliche, nelle imprese che operano nella zona, o in quelle che intendono investire in risorse nelle diverse articolazioni della collettività.
Il rapporto va inteso come opportunità di costruzione di forti relazioni sociali con la comunità di riferimento; un’opportunità di peculiare valenza culturale, tanto più in zone — com’è il circondario in cui questo Ufficio opera — dove, di pari passo ad una faticosa ma costante maturazione del tessuto civile, è forte la domanda di interventi formativi a tutti i livelli.
La funzione sociale dell’Ufficio di Procura è costituita, dunque, dal suo essere risorsa e servizio. L’attività della Procura non è fatta per servire a qualcosa, ma è al servizio della comunità, dei tanti che, a vario titolo, ne vogliono risposte di giustizia. Nello svolgimento di questo compito oneroso, che sono certa lei, per il suo vissuto professionale e per l’esperienza maturata, svolgerà egregiamente, il Tribunale la affiancherà per quanto possibile».
Il Procuratore Nazionale Antimafia Melillo: «Borrelli ha le carte in regola per contrastare la ‘ndrangheta a Reggio»
Presente, durante l’insediamento di Borrelli, anche il Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, che ha descritto il Procuratore come «un uomo che si è già misurato con la complessità dei fenomeni criminali di questa terra. Ha coordinato la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, sa che cos’è la ‘ndrangheta, sa quale tipo di impegno richiede, e sa quanto, in funzione dell’efficacia dell’azione di contrasto, sia decisiva la coesione di un ufficio, la sua capacità di lavorare in modo coordinato non solo a livello nazionale, ma anche internazionale».
«La Procura Distrettuale di Reggio Calabria – ha dichiarato il Procuratore Melillo – ha davanti a sé un’impresa grande: quella di dare misura del proprio impegno, corrispondente alla gravità del fenomeno criminale. Questo esige la moltiplicazione degli sforzi. Le grandi organizzazioni criminali si contrastano solo condividendo le informazioni, concertando le iniziative, condividendo le strategie. E da questo punto di vista, Giuseppe Borrelli ha molte frecce al suo arco. Innanzitutto, ha un ufficio che gli sarà vicino, a cominciare da Giuseppe Lombardo, che voglio anch’io ringraziare per il contributo che ha dato alla funzione di coordinamento investigativo nazionale e all’esercizio delle funzioni di procuratore».
«Giuseppe Borrelli – ha proseguito il capo della DNA – sa di poter contare sulla collaborazione del Procuratore Generale della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni, e degli altri Procuratori del distretto, condividendo una visione integrata dei fenomeni da considerare. Sa di poter contare su servizi di polizia giudiziaria centrale e interprovinciali di grande qualità. E spero potrà contare anche sul sostegno, sulla vicinanza, sulla comprensione dei cittadini di Reggio Calabria e dei calabresi che vivono nel distretto. E sa di poter contare sul sostegno dell’Ufficio del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo».
«Da alcuni mesi, sono due i magistrati stabilmente dedicati al collegamento con la Procura Distrettuale di Reggio Calabria. Ma soprattutto, le strategie di contrasto alla ‘ndrangheta costituiscono un asse portante del lavoro della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. E questo – ha concluso Melillo – rende la Procura Distrettuale di Reggio Calabria un ufficio centrale, come quello di Catanzaro, con il quale i rapporti saranno assolutamente proficui».
Presidente della Corte d’Appello Chiaravalloti: «Collaborazione essenziale per una giustizia rapida e di qualità»
L’auspicio di una collaborazione intensa nella consapevolezza della complessità delle problematiche del territorio è stato espresso dalla presidente della Corte d’appello di Reggio Calabria Caterina Chiaravalloti. «Sarà necessario – ha detto – che l’attività investigativa sia utilmente proficua e sempre più proiettata verso una visione dibattimentale, come d’altronde impone anche la recente novella legislativa della Legge Cartabia».
«È ovvio auspicare una collaborazione e un confronto costante tra uffici giudicanti, requirenti e l’Avvocatura – ha aggiunto – in un momento delicato come quello attuale, in cui sono in atto riforme già attuate e altre in itinere, in un mondo del diritto che cambia profondamente. Siamo anche in un periodo complicato, caratterizzato da sfide importanti, legate alle nuove esigenze di efficientismo e produttività. Sarà quindi fondamentale coniugare l’esigenza di una risposta rapida della giustizia con la necessaria attenzione alla qualità della giurisdizione. Rivolgiamo, dunque, un grande in bocca al lupo al collega: lo conosciamo, la sua fama lo precede, conosce bene il distretto».
Dominijanni: «La Procura rappresenti un altro volto di Reggio Calabria, sostenendo la società civile meno visibile»
«Reggio Calabria è un distretto, ma soprattutto una città particolare, grande. La presenza della ’ndrangheta è timida, ma costante. E ci sono anche soggetti che vorrebbero non essere discriminati, non essere ghettizzati.
Ecco – ha dichiarato il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Reggio, il Dott. Gerardo Dominijanni – questo è l’ufficio che io vorrei rappresentasse un altro volto di Reggio Calabria: una società civile, in parte silente, in parte ovviamente compromessa con la ’ndrangheta. Ma c’è anche una piccola parte della società che sta ai margini e che vorrebbe essere aiutata, che non vorrebbe essere considerata o virtuosa o, all’opposto, convivente con la ’ndrangheta. Ecco, questa forse è la sfida maggiore, al di là ovviamente delle attività investigative».
Ordine Avvocati di Reggio: «Disponibili a collaborare con la Procura per un contributo professionale alla società»
Borrelli a Reggio Calabria potrà contare su «un’Avvocatura leale, corretta, vicina alla Procura, come lo è sempre stata, e soprattutto molto, ma molto professionale». Queste le parole del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria Rosario Infantino.
«La nostra idea è che la giurisdizione – ha dichiarato nel corso della cerimonia – non ha un ruolo salvifico rispetto alla società e ai problemi sociali, però svolgiamo una funzione che comunque ci proietta dentro la società. E nel rispetto dei ruoli, dovremo essere sempre pronti a far fronte a questi problemi. La legge, in fondo, nasce dal divenire sociale, quindi possiamo dare veramente un validissimo contributo».
Lombardo a Borrelli: «La Procura di Reggio Calabria merita risposte di giustizia di grande livello, siamo al tuo fianco»
«Questo è un ufficio al quale sono estremamente legato. Un ufficio che ha bisogno di una figura come te: una figura esperta, ma soprattutto, per quello che è il mio rapporto personale con te, una delle pochissime persone con cui, in un ambito lavorativo difficile, nel corso degli anni si è creato un legame che va oltre l’attività professionale. Sei davvero una delle rarissime persone che, insieme a me e a tanti colleghi, ha vissuto pagine complicate di questa terra. Inutile ricordarti l’anno terribile: il 2010. E lo hai vissuto con la capacità di vedere i problemi, ma soprattutto con la capacità di trovare le soluzioni giuste, le soluzioni che mettono al centro la persona e il rispetto della persona. E questa è una dote rara, che mi piace riconoscerti pubblicamente».
Così il Procuratore Giuseppe Lombardo, durante la cerimonia di insediamento, rivolgendosi al nuovo Procuratore Borrelli, in un discorso a cuore aperto intriso di ricordi.
«Hai avuto anche la capacità di farmi sorridere, anche in situazioni complicate, nelle nostre tante missioni in Italia e all’estero, nei nostri tanti rapporti che, negli ultimi anni, si sono intensificati. Soprattutto nel periodo in cui Giovanni Bombardieri è stato Procuratore di Reggio Calabria e ci siamo ritrovati, io e lui, a gestire quest’ufficio in due, per circa 15 mesi.
Troverai un ufficio fatto di giovani magistrati – tranne qualche eccezione – magistrati capaci, disponibili, correttissimi. E soprattutto in grado di mettere al centro, nelle loro valutazioni, sempre la persona. La persona che, ovviamente, vive – e a volte subisce — l’azione giudiziaria, e che merita la nostra più alta considerazione, la massima attenzione. Troverai un ufficio fatto da tante persone che operano nell’ambito amministrativo. Persone capaci, sempre disponibili, dal dirigente al più giovane degli impiegati.
Troverai un ufficio, come ha detto bene il Procuratore Nazionale — che voglio ringraziare per la vicinanza che ha dimostrato a me e alla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria in questi anni — e soprattutto per la guida che continua ad essere per tutti noi.
Per questo è importante che emerga — come è emerso nel corso degli interventi di oggi — che contrastare la ‘ndrangheta significa fare un lavoro che va oltre l’ordinario, che va oltre le situazioni contingenti che siamo chiamati a vivere.
Quando parliamo di ‘ndrangheta, di questo gigante mafioso, parliamo di un “eterno presente” — un concetto molto caro anche a Nicola Gratteri. Troverai la disponibilità degli avvocati, che voglio ringraziare pubblicamente, perché sono sempre stati uno stimolo per fare meglio, e soprattutto per dare — a una terra così difficile — le risposte di giustizia che merita. Risposte che non sono mai scontate. I tuoi compagni di viaggio, da oggi, sono tutti qui.
Non posso non ringraziare la straordinaria capacità della polizia giudiziaria, per il lavoro che ha fatto e che, ovviamente, continuerà a fare, impegnandosi ancora di più. Perché tu saprai chiedere, e saprai ottenere, risposte importanti. Lo hai fatto altrove, continuerai a farlo anche qui, in questa sede giudiziaria. Quindi consentimi di dirti: la Calabria merita risposte giudiziarie di grande livello.
Quelle risposte arrivano attraverso il lavoro straordinario che fa la magistratura giudicante, che voglio ringraziare per l’impegno costante e per la capacità di comprendere quanto sia complesso dare giustizia su tematiche così difficili, complesse, straordinariamente ampie. Questo sarà il tuo compito. Saremo al tuo fianco. Ti supporteremo, come sempre abbiamo fatto».