Reggio, Torre Nervi in preda al degrado e agli incendi: ancora nessun finanziamento per riqualificarla - FOTO
La bellezza chiama bellezza. Ed è vero anche il contrario. Il degrado chiama altro degrado ambientale e pure comportamentale. Per la seconda volta in pochi mesi il fuoco ha trovato modo di alimentarsi ed essere alimentato facilmente, dilagando all’interno di ciò che resta della storica Torre Nervi, al lido comunale di Reggio Calabria. Lo Stato di abbandono della struttura, ormai coacervo di mobilia e suppellettili distrutti e sporcizia, non costituisce soltanto un’emergenza ambientale ma rappresenta anche un pericolo e una minaccia per la sicurezza.
La torre Nervi è un complesso che insiste all’interno del Lido comunale, al centro di un’attività di riqualificazione con corposi investimenti gestiti da Comune e Sovrintendenza per la bonifica e il recupero delle oltre 780 cabine distribuite su due piani, su una superficie totale di 28 mila e 500 metri quadrati, in stato di degrado assai avanzato.
Sul Lido comunale, bene di proprietà comunale ritenuto di rilevanza storica, si concentrano, infatti, investimenti per il valore complessivo di circa 7 milioni di euro. Cinque sono stati stanziati dal Ministero della Cultura e sono relativi a interventi in corso in capo alla Sovrintendenza, nella misura di due milioni di euro impegnati su una porzione importante di cabine lato sud (e sul collegamento passeggiata al lato delle cabine e lungomare), e in capo al Comune (proprietario dell’intero complesso), nella misura di tre milioni di euro impegnati sul completamento della bonifica e del recupero delle altre cabine e degli altri servizi lato nord.
A questi cinque milioni di euro del Mic deve essere aggiunto l’importo di 1 milione e mezzo di euro attinti dal Pon Metro 2014/2020 (prima React-Eu) per l’intervento già eseguito e completato, che ha restituito al decoro già 92 cabine (lato nord). Investimenti dai quali, ad oggi, resta fuori proprio la Torre Nervi e la corrispondente area esterna, teatro di roghi negli ultimi mesi.
L’investimento del Mic
«Il complesso è di proprietà comunale. Dunque l’amministrazione dovrà reperire le risorse per il definitivo completamento di cui il progetto è stato già redatto. Il ministero della Cultura ha già investito 5 milioni di euro, di cui due a gestione diretta, tramite la soprintendenza, e tre a gestione comunale». Lo ha spiegato Maria Mallemace, soprintendente ad interim Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia e dirigente del Segretariato regionale per la Calabria del Ministero che già alcune settimane fa ha consegnato i lavori di sua competenza alla ditta esecutrice.
«Il progetto complessivo è stato redatto dalla soprintendenza ed è stato autorizzato, in conferenza dei servizi avviata dal Comune, da tutti gli Enti interessati. Mancano i dettagli esecutivi che saranno definiti di volta in volta, per i singoli lotti finanziati. Oggi non ci sono, però, altri fondi», ha spiegato Michelangela Vescio, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia.
Il project financing attivato dal Comune
Sulla Torre Nervi, così si è espresso il Rup dell’intervento complessivo sul Lido Comunale, Bruno Doldo.
«Il Lido Comunale è oggetto di un progetto complessivo della Soprintendenza già redatto nella sua interezza e nel quale rientra, naturalmente, anche la Torre Nervi. Con le risorse disponibili, pari a cinque milioni di euro del MiC, si è dato tuttavia priorità al recupero delle cabine sulle quali si sta intervenendo.
La Sovrintendenza ha consegnato nelle scorse settimane i lavori su una cospicua porzione delle cabine lato sud e il Comune la prossima settimana pubblicherà il bando di gara per il nuovo intervento di riqualificazione delle restanti cabine lato nord e dei servizi.
Per quanto concerne Torre Nervi e le restanti cabine lato sud, che non potranno rientrare nell’intervento della Soprintendenza, ad oggi ancora non è arrivata alcuna proposta con rifermento al project financing che abbiamo attivato e non ci sono al momento altri finanziamenti. Lo scenario potrebbe, però, cambiare», ha spiegato il rup dell’intervento complessivo sul Lido Comunale, Bruno Doldo.
La Torre Nervi dai fasti al degrado
Un destino di degrado per una struttura di pregio architettonico progettata negli anni Settanta, dopo la demolizione della celebre rotonda, da Pier Luigi Nervi, ingegnere eclettico che nel corso della sua carriera collaborò con architetti di fama internazionale del calibro di Louis Kahn, Le Corbusier, ma anche Bruno Zevi, Luigi Piccinato, Mario Ridolfi e Gio Ponti, con il quale progettò il Grattacielo Pirelli. La costruzione per il quale è più conosciuto è l’aula delle udienze pontificie voluta da Papa Paolo VI nel 1964 e che porta il suo nome, dunque la celebre sala Nervi.
Con pianta poligonale, a tre piani fuori terra e prospetti esterni in vetro e metallo laccato bianco, la torre ha lo scheletro portante in cemento armato. Dopo un ventennio di degrado, la struttura, da sempre destinata a servizi, era stata riaperta e nel 2007 era stato interessato anche da un intervento di ristrutturazione.