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18/10/2025 ore 10.44
Cronaca

ReggioNonTace esprime solidarietà a Sigfrido Ranucci: «Resistere, resistere, resistere»

Il movimento reggino si unisce al coro di vicinanza al giornalista di “Report”, vittima di un attentato intimidatorio.

di Redazione

«Ai guasti di un pericoloso sgretolamento della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo estremo baluardo della questione morale è dovere della collettività “resistere, resistere, resistere”».

Con queste parole, pronunciate da Francesco Saverio Borrelli il 12 gennaio 2002, si apre il comunicato del movimento ReggioNonTace, che esprime la propria solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia dopo il grave attentato che ha distrutto due autovetture di loro proprietà mediante l’esplosione di un ordigno.

Il movimento richiama le parole delle più alte cariche dello Stato: Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato di «severa condanna per l’intimidazione», la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di un «grave atto intimidatorio», mentre la segretaria del PD Elly Schlein lo ha definito un «attentato alla democrazia».

«Viviamo un tempo pieno di contraddizioni e di segnali di morte – scrive ReggioNonTace – in cui viene messa alla prova la speranza in un mondo migliore».

Il comunicato ricorda come Ranucci sia stato negli anni oggetto di lettere anonime, querele e pressioni politiche, «da cui è sempre uscito indenne», ma sottolinea che questa escalation segna un salto di gravità, rappresentando «una minaccia diretta al diritto di fare informazione libera, capace di risvegliare le coscienze».

«La redazione di Report ha dimostrato che si può resistere facendo un giornalismo al servizio dei più deboli – prosegue il testo – di chi si vede negati diritti fondamentali come la salute, la casa, il lavoro».

Il movimento reggino esprime piena solidarietà al giornalista e ai suoi collaboratori, riconoscendo il valore del loro lavoro «nella ricerca della verità e nella denuncia delle zone oscure della politica, dei servizi ai cittadini e di quei sistemi in cui massoneria e criminalità organizzata camminano insieme».

«Questa luce non si può oscurare – conclude ReggioNonTace – e deve continuare a illuminare il cammino delle nostre coscienze. Ci auguriamo che un episodio così riprovevole possa aprire le nostre menti e i nostri cuori verso un supplemento di umanità che testimoni la ferma decisione di resistere, resistere, resistere».