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10/10/2025 ore 11.58
Cronaca

Tentato omicidio a colpi di fucile nel cuore di Reggio: I NOMI dei tre giovani arrestati

Secondo la Dda, l’agguato sarebbe stato compiuto per affermare il controllo mafioso sul territorio
di Redazione

L’operazione, eseguita stamattina dal personale della Squadra Mobile su ordinanza del G.I.P. e richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), ha portato in carcere Paolo Labate, Filippo Labate e Umberto Rogolino, in quanto gravemente indiziati, in concorso, dei reati di tentato omicidio e detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di armi da sparo, delitti entrambi aggravati dal metodo mafioso

Le indagini immediatamente avviate dalla Procura della Repubblica, e curate dalla Sezione Omicidi della Mobile, scaturiscono dai fatti avvenuti il 15 luglio dello scorso anno, quando un uomo è stato gravemente ferito a colpi di fucile, in pieno centro cittadino. Secondo quanto emerso dalle indagini, e fatto salvo il principio di non colpevolezza fino sentenza definitiva di condanna, quella sera, a seguito di una lite originata dall’incendio di un’autovettura parcheggiata in prossimità dell’abitazione degli indagati, il responsabile dell’incendio era stato malmenato con una mazza da baseball, per aver operato senza autorizzazione in zona sotto il controllo dei tre giovani, due dei quali fratelli, e per aver arrecato disturbo al riposo della madre.

Non contenti, i tre uomini, dopo aver recuperato un fucile in zona Pellaro, si erano appostati nei pressi della loro abitazione in attesa del rientro del malcapitato il quale, appena avvicinatosi, è stato raggiunto da tre colpi di fucile all’addome e alle gambe esplosi da uno dei tre giovani al solo fine di rivendicare il predominio e il controllo sulla zona di appartenenza, evocando la capacità mafiosa di una nota ‘ndrina della zona sud di Reggio Calabria. A causa delle gravi ferite riportate, la vittima ha subito l’amputazione totale dell’arto inferiore destro. Uno degli indagati era già in stato detentivo in quanto sottoposto a fermo di indiziato di delitto lo scorso giorno 4 novembre per il possesso di due fucili a canne mozze, di pistole con matricola abrasa e numerose munizioni.