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18/07/2025 ore 12.45
Cronaca

Venticinque infermieri diffidano il GOM di Reggio Calabria per il mancato riconoscimento dell’indennità di rischio radiologico

Chiesto l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro e del Commissario alla sanità Occhiuto: i lavoratori denunciano la sospensione ingiustificata dell’indennità e dei giorni di congedo
di Redazione

Venticinque infermieri del blocco operatorio del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria hanno diffidato i vertici aziendali a riconoscere loro l’indennità spettante ai professionisti del comparto sanità che, nello svolgimento del proprio lavoro, vengano esposti al rischio radiologico.

Come i colleghi della cardiochirurgia del GOM nel 2023 e gli infermieri dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini di Catanzaro nel 2022, che avevano ottenuto il riconoscimento del loro diritto, gli infermieri reggini si sono rivolti all’avv. Paolo Pitaro per chiedere il riconoscimento dell’indennità e il congedo ordinario aggiuntivo di cui alla legge n. 460/1988.

Nella diffida si legge che «a partire dal mese di giugno 2020 i sette infermieri si sono visti immotivatamente sospendere l’erogazione dell’indennità di rischio radiologico e non possono più fruire dei giorni di congedo ordinario aggiuntivo riconosciuti dalla legge, senza neanche essere stati prima informati di tale sospensione e senza conoscere le motivazioni che hanno indotto la datrice di lavoro ad adottare un simile illegittimo provvedimento».

I venticinque lavoratori hanno, pertanto, diffidato il Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria ad attivarsi immediatamente affinché venga loro riconosciuta l’indennità e hanno contestualmente chiesto all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Reggio Calabria di svolgere le opportune verifiche e convocare la datrice di lavoro per l’espletamento del tentativo di conciliazione.

Della questione è stato, altresì, interessato il Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, affinché, per quanto di propria competenza, adotti i necessari atti per porre fine alla vicenda e riconoscere ai lavoratori l’indennità di rischio radiologico prescritta dalla legge.