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05/08/2025 ore 20.00
Cultura

A TU PER TU | Fabio Macagnino: «Con il Movimento Terra ho trovato la mia armonia» - VIDEO

Il cantautore e polistrumentista ospite nel salotto di Corso Garibaldi. «Morgan direttore artistico del Kaulonia Tarantella Festival? Un fatto positivo»
di Ilario Balì

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Cantautore, percussionista e performer teatrale con formazione anche in architettura. Ha fondato progetti come ScialaRùga e TaranKhàn che mescolano tradizione calabrese e sonorità moderne. Ospite negli studi di Corso Garibaldi il cantautore Fabio Macagnino, che ha presentato il suo ultimo progetto musicale dal titolo Movimento Terra. «È un brano ritmico e incisivo che invita l’ascoltatore all’azione – ha detto – muovere il corpo, la mente, le idee, contrastando immobilismo, oppressione e conflitto. Il messaggio centrale è chiaro: “chi si ferma è perdutu” e il coro ripetuto “Movili tutti quanti!” assume una valenza collettiva, di mobilitazione sociale».

Il videoclip, diretto da Vincenzo Caricari (regia, fotografia e montaggio), è uscito online il 29 giugno 2025, mentre il singolo sarà disponibile sulle piattaforme digitali dal 25 luglio. Il brano nasce in collaborazione con la band Gruppo Movimento Terra, formata da musicisti locali (basso, mandolino, lira calabrese, fisarmonica e altro), con produzione artistica di Mujura e mix curato presso l’Arango Sonic Studio di Caulonia

«Il termine è stato spesso associato ad ambienti non molto puliti – ha rimarcato Macagnino – Suoniamo insieme ormai da due anni e qui ho trovato una certa armonia di gruppo. Ho deciso di investire moltissimo sull’idea di una band allargata in un momento storico in cui tutto viene ridotto al minimo perché a me piace la convivialità, mi piace l’idea di proporre un gruppo allargato, perché mi piaceva la convivialità anche sul palco».

«La mia passione per la musica? E’ nata grazie a mio fratello maggiore che vive in Francia a Strasburgo e fa il chitarrista. Da ragazzino mi regalò una batteria che cominciai a suonare in un gruppo che si chiamava Omerthà. Ho diverse passioni che sono diventate anche il mio lavoro, come l’architettura, ma da quando ho scritto “Mpernu” mi sono convinto che quella sarebbe stata la mia strada. Tutta la mia produzione è influenzata dal territorio in cui vivo, la Locride. E’ quella che definisco geografia dell’anima. E’ diventato un atto artistico, ma anche un atto politico, perché quella di vivere in Calabria per me è una scelta politica, ha una sua ricaduta nella mia vita sociale e quello che tento di fare è di qualche modo di divulgare questa modalità, un segno di vita da mettere a disposizione del dibattito culturale italiano in questo momento storico in cui siamo condizionati completamente da uno stile di vita volto alla consumismo sfrenato, a cui io contrappongono uno stile di vita fatto di convivialità».

«Se penso che la musica possa essere strumento di riscatto per il territorio? Sì, io credo che l’arte debba sempre avere una ricaduta sociale, ma penso che l’arte la musica possano da sole non bastino». Di pochi giorni fa la notizia di Morgan nuovo direttore artistico insieme a Mimmo Cavallaro dell’edizione 2025 del Kaulonia Tarantella Festival, kermesse che Macagnino ha vissuto da protagonista negli anni passati. «Lo considero un fatto positivo. Viviamo un momento in cui la musica popolare nella Locride è stagnante e questo festival non sta riuscendo da anni a dare impulsi affinché si liberino i canali della creatività. Un artista imprevedibile come Morgan può dare nuovi stimoli per smuovere le acque anche tra i giovani musicisti, ancorai a testi e suoni legati ad un mondo che non c’è più».