Chiesa della Graziella a Reggio, ipotesi di restauro con l'Unical?
Era stato lanciato un sos per la chiesa della Graziella e, in particolare, per l’altare barocco che custodisce. Nei giorni scorsi si è svolta una riunione alla quale hanno partecipato tre tecnici della Soprintendenza ai beni architettonici, le due associazioni promotrici, che hanno richiesto la riunione, Ulysses, con Marisa Cagliostro e Pina Vitetta, Italia nostra con Rossella Agostino con due socie, lo storico Renato Laganà, la restauratrice Anna Arcudi, don Lauro, sacerdote che officia le funzioni. Dopo la proposta della Cagliostro, molti anni fa, affinché fosse acquisita per il restauro dal Comune, le interlocuzioni coi sindaci Battaglia e Mallamo, solo quando era sindaco Italo Falcomatà la chiesetta fu acquistata dal Comune da privati e data in comodato d’uso per 9 anni rinnovabili alla parrocchia del Loreto.
Nel 2000 la chiesa è stata ristrutturata con fondi della Soprintendenza. La manutenzione straordinaria andrebbe fatta dal Comune, come proprietario. Mentre quella ordinaria toccherebbe alla Curia, alla parrocchia. La Soprintendenza dovrebbe comunque vigilare.
Le priorità
Nel corso della riunione (assenti per impegni fuori Reggio i rappresentanti del Comune) si sono stabilite le azioni da fare: intanto liberare la struttura dall’umidità, risanando le parti adibite allo scolo; dovrà poi essere fatta una verifica sul tetto e, di seguito, si dovrà procedere al restauro dell’altare. Serve a tal proposito un consolidamento dell’altare stesso, poiché perde pezzi. Chi può occuparsi del restauro, chi ne ha la competenza, con quali fondi?
Il restauro
Arcudi ha immaginato un’ipotesi interessante per il restauro: la possibilità di chiedere all’università di Cosenza di fare della Graziella un cantiere di restauro per i laureandi. In modo da farlo diventare oggetto di studio. I lavori si aggiorneranno nei prossimi giorni.