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21/11/2025 ore 16.04
Cultura

Cittanova, la Scuola di Recitazione della Calabria accende il dialogo tra giovani, giustizia e impegno civile

All’Ex Carcere 1904 un grande momento di legalità e memoria

di Redazione

In occasione della Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, la Scuola di Recitazione della Calabria, fondata e diretta da Walter Cordopatri, ha ospitato ieri nella sede dell’Ex Carcere 1904 un incontro di grande valore civile, che ha riunito magistratura, cinema e istituzioni per un dialogo dedicato a legalità, memoria e responsabilità verso le nuove generazioni.

L’appuntamento si inserisce idealmente nel percorso culturale avviato in questi giorni a Cittanova, anche grazie alla presenza di Giffoni sul territorio, confermando il ruolo della Scuola come presidio culturale e formativo capace di educare i giovani alla consapevolezza civica attraverso l’arte.

Protagonisti del confronto sono stati Sebastiano Ardita, magistrato e autore del libro Al di sopra della legge (2022), e la regista Debora Scalzo, che ha presentato una versione ridotta della sua opera Paolo vive, candidata ai David di Donatello 2025 come Film d’esordio – Opera Prima e dedicata alla memoria del giudice Paolo Borsellino. Due sensibilità diverse ma unite dall’impegno nel trasmettere ai più giovani i valori della legalità e della dignità delle istituzioni.

Al termine del dialogo, gli allievi della SRC hanno voluto omaggiare Sebastiano Ardita e Debora Scalzo con due targhe commemorative e con i kit ufficiali della Scuola: un gesto simbolico per sottolineare la gratitudine e il senso di appartenenza a una comunità che pone la cultura e la legalità al centro del proprio percorso formativo.

All’incontro sono intervenuti, oltre a Cordopatri, Domenico Antico, Sindaco di Cittanova e rappresentanti delle Forze dell’ordine.

Durante l’evento, il direttore della Scuola, Walter Cordopatri, ha sottolineato la forza evocativa del luogo e il significato profondo dell’incontro:« La giornata conclusiva di School Experience 5, vissuta oggi nella nostra sede SRC dell’ex Carcere 1904, ha avuto un’intensità speciale: un luogo carico di storia che si è trasformato ancora una volta in spazio di dialogo, coraggio e visione. La presenza del magistrato Sebastiano Ardita e di Debora Scalzo ha offerto ai nostri studenti un confronto raro e necessario. Abbiamo condiviso la visione dello short movie “Paolo Vive” e approfondito il libro “Al di sopra della legge”, guidati da una moderazione attenta e brillante della giornalista Tiziana Barillà, insieme al Sindaco Domenico Antico e al Consigliere metropolitano Michele Conia. Docenti, allievi, autorità e forze dell’ordine hanno reso questo finale un abbraccio collettivo alla cultura. Una chiusura intensa, che conferma ancora una volta la straordinaria forza della collaborazione tra Giffoni e la Scuola di Recitazione della Calabria».

La regista Debora Scalzo ha evidenziato l’importanza del dialogo con i giovani e il valore educativo del suo lavoro: «Sono davvero molto felice di presentare oggi “Paolo Vive”: un progetto che promuove l’educazione alla legalità e racconta la storia di un grande uomo come il giudice Paolo Borsellino. Essere qui, insieme a tanti giovani, è un’emozione indescrivibile (…). Iniziative come questa sono un grande motore di impegno sociale, capaci di lasciare un segno vero. La Calabria, proprio come la mia Sicilia, è ricca di talenti straordinari».

Nel suo intervento, Sebastiano Ardita ha rimarcato il valore di portare la cultura della legalità in luoghi simbolici come l’ex struttura detentiva: «È molto importante aver inserito, all’interno di questa esperienza della Scuola di Recitazione della Calabria, eventi che tracciano il perimetro della realtà della giustizia nel nostro Paese: le carceri, i luoghi della rieducazione, i processi e l’attività giudiziaria. Tutto questo è stato realizzato in un contesto di alto livello, in un luogo che un tempo era destinato alla privazione della libertà e che oggi diventa spazio aperto all’arte e al confronto. Cultura e legalità, cultura e giustizia, cultura e società sono realtà che devono andare insieme».

Dopo l’incontro, il magistrato Sebastiano Ardita ha visitato gli spazi della Scuola di Recitazione della Calabria, soffermandosi sulle aule, sul teatro interno e sugli ambienti ricavati dall’antica struttura detentiva. Ardita ha espresso grande apprezzamento per l’identità del luogo, riconoscendo come gli spazi si sposino perfettamente con lo spirito dell’evento e con la missione educativa della Scuola.

L’incontro ha riaffermato la missione della Scuola di Recitazione della Calabria: formare giovani artisti che siano, prima di tutto, cittadini consapevoli. Un luogo in cui l’apprendimento del linguaggio scenico va di pari passo con l’educazione all’etica, al rispetto e alla legalità.