Galatro, bilancio positivo per la Giornata FAI d’Autunno: il borgo riscopre la sua storia millenaria
Si è conclusa con grande partecipazione la Giornata FAI d’Autunno a Galatro, organizzata dalla Delegazione FAI Locride e Piana guidata da Titty Curinga. Un evento che ha trasformato il piccolo borgo della provincia di Reggio Calabria in un museo a cielo aperto, richiamando centinaia di visitatori curiosi di scoprire le sue meraviglie storiche, artistiche e naturalistiche.
Durante la giornata, i partecipanti hanno potuto percorrere un itinerario che ha toccato i principali luoghi d’interesse del paese: dalla Chiesa di San Nicola, che custodisce un prezioso trittico attribuito allo scultore Antonello Gagini e una statua marmorea quattrocentesca del santo, alla Chiesa del Carmine con la statua lignea della Madonna del Carmelo.
Il percorso è proseguito lungo Via Garibaldi, fino alla Chiesa di Maria SS. della Montagna, che conserva una statua lignea della Vergine, per poi giungere alle Terme di Sant’Elia, immerse nel verde lungo il fiume Fermano. Le fonti, scoperte dai monaci basiliani e note per le loro proprietà terapeutiche, sgorgano a 37 °C e per secoli sono state utilizzate nella cura di diverse patologie.
L’iniziativa ha offerto l’occasione di riscoprire la storia profonda di Galatro, abitato sin dal VI-V secolo a.C. e cresciuto nel Medioevo grazie all’arrivo di profughi dalle città costiere, minacciate dalle incursioni saracene. Dopo il terremoto del 1783, il borgo fu ricostruito, diventando un importante centro religioso e culturale con cinque conventi, dodici chiese e le rinomate acque termali.