“Miti dello Stretto”, ad Altafiumara il Parco degli Artisti trasforma leggende e simboli in opere contemporanee - FOTO
Lo Stretto torna a raccontarsi attraverso le sue storie più antiche, e lo fa con il linguaggio dell’arte. All’Altafiumara Resort è nata la residenza d’artista “Miti dello Stretto”, un viaggio creativo che ha trasformato simboli e leggende in opere contemporanee. Giorni di confronto, ricerca e lavoro condiviso si sono chiusi con la presentazione delle sculture: materia che si fa racconto, identità che si rinnova.
L’atmosfera è quella di un dialogo tra passato e presente. Le figure della tradizione – la Fata Morgana, le sirene, l’eco dell’Odissea – non rimangono più solo nei libri o nelle voci popolari, ma si impongono nello spazio come forme tangibili, capaci di emozionare e sorprendere. A guidare questo percorso è stata Elisabetta Marcianò, direttrice artistica, che ha intrecciato sensibilità diverse dando unità e coerenza a una narrazione complessa. Accanto a lei, il prof. Vincenzo Maria Romeo e la storica Mila Lucisano hanno offerto chiavi di lettura storiche e antropologiche, mostrando come l’immaginario dello Stretto continui a generare significati.
Il progetto ha avuto come protagonisti Cosimo Allera, Francesca Avenoso, Elvira Sirio e Pino Morena, artisti che hanno restituito la forza del mito con stili differenti. A loro si è unita Chiara Lunardi, che ha trovato nello Stretto la spinta per una scultura in terracotta ispirata alle sirene: «Ho voluto rappresentare una sirena diversa, non colei che inganna ma una creatura che si lascia tentare dalla bellezza di questo luogo. Invece di provocare naufragi, trova pace e serenità. È una sirena sognante, con fiori tra le mani, simbolo di buon auspicio».
Le sue parole raccontano anche un incontro umano e culturale: «La Calabria per me è diventata una seconda famiglia. Ho trovato una cultura accogliente e ispiratrice. Tornare qui è stato naturale, ed è solo l’inizio di uno scambio che spero continui».
Il respiro istituzionale lo portano le voci del Polo Culturale. Gaetano Bevacqua, presidente, non nasconde l’orgoglio: «Con grande emozione presentiamo questo Parco degli Artisti, unico nel territorio. Le opere raccontano lo Stretto, dai miti dell’Odissea alla leggenda della Fata Morgana. È un luogo raro, che prima non esisteva in Calabria, aperto a tutti. Dopo il Salone Gianni Versace e l’Enoteca Culturale, il Parco rappresenta un ulteriore passo nel nostro percorso. Ogni volta che inauguriamo un’opera proviamo lo stesso orgoglio ed emozione».
Alle sue parole si intreccia la visione di Antonio Battaglia, fondatore del Polo e executive chef di Altafiumara: «Il Parco degli Artisti nasce con una prima edizione che regala opere importanti al Resort e a tutto il territorio di Villa San Giovanni. È uno dei primi progetti del Polo, nato lo scorso anno con il Salone Gianni Versace, che ospita la mostra permanente del maestro Natino Chirico. Quest’anno, in piena stagione turistica, abbiamo voluto aprire il percorso ai nostri ospiti. Chi viene per vacanza o relax trova anche un’offerta culturale di grande valore».
Il risultato è il Parco dei Miti dello Stretto, che sta prendendo forma negli spazi verdi del Resort. Non una semplice esposizione, ma un percorso permanente che lega ospitalità e creatività, mito e contemporaneità. Le opere non sono solo installazioni artistiche, ma strumenti di rigenerazione identitaria e culturale: una porta d’ingresso nel cuore profondo dello Stretto.
La residenza d’artista si chiude, ma ciò che rimane è molto di più: la prova che i miti non appartengono soltanto al passato. Possono tornare a vivere come immagini nuove, capaci di parlare al presente e di indicare il futuro. All’Altafiumara hanno trovato casa.