Rapsodie Agresti Calabriae Opera Musica Festival, a Grotteria “Accamòra”di e con Massimo Barilla
Kermesse diretta da Domenico Gatto e Renato Bonajuto e promosso da Traiectoriae, con il sostegno del Mic - Fondo nazionale per lo Spettacolo dal Vivo
Dopo il successo delle due anteprime, entrerà nel vivo l’8 novembre la programmazione di “Rapsodie Agresti Calabriae Opera Musica Festival”, diretto da Domenico Gatto e Renato Bonajuto e promosso da Traiectoriae, con il sostegno del Mic - Fondo nazionale per lo Spettacolo dal Vivo. Un ricco cartellone che sarà aperto da un concerto - realizzato con il patrocinio del Comune di Tropea - che si preannuncia come un grande evento di livello internazionale: sabato 8 novembre, dunque, alle ore 21, l’Auditorium Santa Chiara di Tropea ospiterà una delle più importanti musiciste jazz degli ultimi anni, Jany McPherson. L’artista cubana - pianista, cantante e compositrice - torna, dunque, in Calabria (dopo la memorabile esibizione, nel 2024, ad Ecojazz, a Reggio Calabria), con un concerto “Solo Piano”, che trasporterà il pubblico in un percorso musicale di notevole intensità e originalità.
Nata a Guantanamo, Jany McPherson ha iniziato la sua carriera a Cuba, per trasferirsi successivamente in Francia: fin dagli esordi, ha conquistato riconoscimenti prestigiosi e collaborato con grandi artisti cubani come Omara Portuondo e BuenaVista Social Club, Orquesta Anacaona, Alain Perez, proseguendo poi il suo percorso internazionale, con la registrazione di album di successo e performance con altri prestigiosi musicisti, da Mino Cinelu, a Andy Narell, Michel Alibo, Orlando «Maraca» Valle, Pierre Bertrand, Irving Acao, Rafael Paseiro, Nicolas Viccaro, Pippo Matino, Minino Garay, Thierry Fanfant, Hadrien Feraud, Olivier Louvel e Dominique Viccaro.
A caratterizzare la sua musica, come si diceva, la sua originalità nel mix di generi che riesce a ricreare sul palco: non una “semplice” o consueta unione di ritmi latini e jazz, ma uno stile in grado di evocare i suoni della sua terra con una grande personalità e contemporaneità. La ricchezza di sfumature, coloriture, l’accento sulla melodia, la capacità di mutare atmosfere, così come quella di improvvisazione, caratterizzano la sua espressività artistica e, appunto, la sua originalità. Elementi che le consentono di essere sul palcoscenico una grande performer, come ha dimostrato nei numerosi festival di cui è stata ospite, dal Nice Jazz Festival a Sanremo Uno Jazz, dal Grenoble Jazz Fest, al Laval-Meslay Gres Jazz Fest, all’Atrium Scène Nationale/Martinica, all’Equinoxe Jazz, Jazz à Fareins, Porto Latino Festival, e tanti altri.
Sempre sabato 8 novembre, a Grotteria - con il patrocinio del Comune - il festival proporrà un altro importante evento: al Teatro Vecchio, infatti, alle ore 18, di scena il reading-spettacolo “Accamòra”, di e con Massimo Barilla. Accompagnato dalle musiche originali, eseguite dal vivo, di Luigi Polimeni, e da proiezioni di video-arte, l’autore teatrale e co-fondatore della Compagnia Mana Chuma Teatro proporrà un incontro tra note e parole, a partire dalla sua produzione poetica: una “mescolanza fra poesie lette e cantate”, in cui protagonista è un dialetto che affonda le sue radici a Reggio Calabria, per incontrare poi la Sicilia, in “una sorta di migrazione linguistica” tra le due regioni, attraversando lo Stretto di Messina. Le poesie in dialetto reggino, pubblicate per la prima volta nel volume “Ossa di crita”, sono parte di un percorso di ricerca e di scrittura condotto da Massimo Barilla da oltre vent’anni, passando dalla drammaturgia teatrale e arrivando, appunto, alla poesia.
Dunque, due importanti momenti, dalla musica internazionale al teatro, per questo avvio della programmazione del festival, che proseguirà per tutto il mese di novembre, con una serie di altri appuntamenti di rilievo.