Sezioni
31/08/2025 ore 23.00
Cultura

Reggio, le geometrie impossibili e i paesaggi incantati di Escher in mostra a palazzo Crupi

Dal 23 ottobre 2025 al 1°marzo 2026 saranno esposti al palazzo della Cultura oltre 1000 capolavori dell’artista, incisore e grafico olandese per il quale la Calabria fu di grande ispirazione
di Anna Foti

La roccia a forma di cinque dita di Pentedattilo, Stilo con la sua valle e la sua celebre Cattedrale, il Castello di Palizzi affacciato su case, vicoli e catoi e il Castello Ruffo di Scilla erto tra la Marina e Chianalea. Poi ancora Morano Calabro, Rocca Imperiale, Santa Severina e Tropea. Ecco gli scorci iconici della Calabria fermati dallo sguardo, dal tratto originale dell’artista, incisore e grafico olandese, Maurits Cornelis Escher e plasmati con le sue inconfondibili tassellature in bianco e nero del piano e dello spazio.

Escher, nel suo viaggio in Italia, nel 1930 fece tappa anche terra calabrese. Le opere attraverso cui ha celebrato questo legame eletto con la Calabria saranno tra gli oltre 100 capolavori del genio olandese in arrivo al palazzo della Cultura Pasquino Crupi di Reggio dove resteranno esposti dal prossimo 23 ottobre fino al 1°marzo 2026. Ne dà notizia, sul suo sitoArthemisia, leader a livello nazionale nel campo delle esposizioni temporanee e permanenti, che porterà per la prima volta Escher anche a Parigi, al Musée de la Monnaie, dal 15 novembre 2025 al 22 febbraio 2026.

Per la prima volta in riva allo Stretto per celebrare un territorio che per lui di grande ispirazione, sarà possibile visitare i mondi e le geometrie impossibili di Escher, i suoi mondi capovolti, i giochi ottici. La geometria sfida il rigore scientifico per divenire arte, visione e genio.

La mostra, promossa dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, è prodotta e organizzata da Arthemisia che allestirà in riva allo Stretto in collaborazione con la M.C. Escher Foundation e Maurits. La mostra sarà curata Federico Giudiceandrea, massimo esperto mondiale di Escher.

Genio e visione, Geometria e arte

L’opera di Escher è sintesi ineguagliabile di geometria, visione e fantasia. Celebri sono le Mani che disegnano (1948), Cielo e acqua I (1938) nella quale spiccano l’alternanza di luce e ombra e il gioco tra gli elementi vitali dell’aria e dell’acqua in cui pesci nel mare diventano uccelli nel cielo, Salita e discesa (1960), nel quale file di persone popolano una scala avvolta e che a sua volta avvolge un ciclo infinito.

Escher e la Calabria

Escher arriva in Italia nel 1922, anno in cui si reca anche in Spagna (Madrid, Toledo, Granada). Si ferma fino al 1936. Il suo viaggio e la sua permanenza nel Belpaese segnano la sua esistenza in modo profondo. Nel 1930, il primo punto di approdo in Calabria, attraversando il golfo di Sant’Eufemia, è Pizzo a bordo di una nave partita da Napoli.

Ma il suo viaggio non si ferma qui e scendendo a Sud, lungo il mar Tirreno, scopre Tropea, Nicotera, Bagnara, Palmi, Scilla e costeggiando la punta dello Stivale arriva a Gerace e Stilo per poi risalire dalla costa jonica e approdare a Monasterace, Bova Marina, Melito Porto Salvo e alle pendici dell’Aspromonte. In sella ad un mulo, in questi luoghi ai margini ma di assoluta bellezza, raggiunge paesi e borghi tra Palizzi a Pentedattilo. Poi risalendo la Calabria, arriva a conoscere anche Santa Severina, Crotone, Catanzaro, Cariati, Rossano, Morano Calabro e Rocca Imperiale.