Riapre la biblioteca del museo di Reggio, il direttore Sudano: «Un servizio per la comunità scientifica e la cittadinanza»
«Dopo mesi di lavoro, come annunciato e grazie al prezioso supporto della nostra funzionaria Maria Saraceno, oggi riapriamo la biblioteca del Museo chiusa da alcuni anni. Per motivi di personale e organizzazione era rimasta interdetta dai tempi del covid. Adesso, da oggi, torna ad accogliere il pubblico con il suo ricco patrimonio librario.
Un servizio in più che il museo offre non solo ad archeologi e studiosi ma alla cittadinanza tutta. Iniziamo con due aperture settimanali, il martedì e il mercoledì, dalle ore 9 alle ore 13. Speriamo di poter implementare in futuro». Così il direttore del museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano, ieri in occasione dell’evento in piazza Paolo Orsi con Roberto Vecchioni.
Cenni storici
Inaugurata il 13 dicembre 2017, la biblioteca ha storia e origini strettamente collegate al Museo Civico di Reggio, costituitosi nel lontano 1882, all’epoca collocato nei locali a piano terreno del palazzo arcivescovile di Reggio Calabria. Da una piccola raccolta di libri, frutto di lasciti e donazioni, nel 1932, con la costruzione del Museo nazionale nella sede attuale di palazzo Piacentini, il patrimonio è stato incrementato su impulso dei soprintendenti succedutisi con libri sull’archeologia classica in collaborazione con la biblioteca universitaria di Messina.
Il patrimonio librario
Un patrimonio di circa 25mila volumi, alcuni anche rari e antichi. Tante le materie che è possibile approfondire: etnologia, storia delle religioni, mitologia, tecnica di scavo, restauro, scienze sussidiarie. Ancora beni culturali, ceramica, classici greci e latini, corpus vasorum antiquorum, architettura antica e topografia, epigrafia, istituzioni greche e romane, filologia. Spazio anche alla letteratura, filosofia greca e latina, Grecia e oriente mediterraneo, storia antica, Italia e Occidente romano, storia dell’arte medievale e moderna e bibliografie.
Disponibili anche pubblicazioni in tema di linguistica glottologia, Magna Grecia, numismatica e metrologia, propedeutica, opere generali, iconografia, preistoria, monografie e periodici su pittura e mosaico, archeologia cristiana e medievale.
Senza tralasciare cultura, enciclopedie e dizionari di antichità, arti minori, Egitto e Oriente, dizionari linguistici, atti di congressi, pubblicazioni locali, letteratura e storia medievale e moderna.
Ad arricchire il patrimonio anche il fondo Barresi, composto da 3190 volumi, tra classici greci e latini e volumi preziosi, poiché copie uniche nell’Italia meridionale.