STORIE DI ARTI E MESTIERI | Tania Azzar: l'artista che ascolta la voce della materia - VIDEO E FOTOGALLERY
Materie prime che prendono vita grazie al soffio dell’artista. A Bocale, nel reggino ha festeggiato dieci anni di attività l’atelier di Tania Azzar. Gioielli, sculture e quadri nel locale appena sopra il mare che raccontano tante storie. Lei è un artista poliedrica, autodidatta, italo- francese. E l’eco parigina si specchia in alcuni dei suoi lavori.
Entrare nella piccola bottega laboratorio è trovarsi catapultati nel mondo di Tania. Perchè ogni gioiello ha una sua storia, raccontata alle potenti mani dell’artista dai materiali che lo compongono. Come un sussurro magico che riporta pietre e metalli a rivivere una storia. Nessun oggetto è uguale a un altro. Ogni posa, ogni ritratto equivale a una narrazione.
La voce della materia
«Ci sotto vari aspetti – spiega l’artista – della mia persona. È una ricerca continua attraverso il materiale che ho in mano di ascoltarlo e farmi guidare nella creazione. Ogni materiale ha un significato diverso e mi porta su cammini diversi quindi devo esplorare e confrontarmi con il materiale per poter creare qualcosa di armonioso, che racconta una parte di me. La manipolazione dei materiali mi può spingere in tante direzioni».
L’eco dei materiali
Come ad esempio i gioielli. «Con essi esploro più la primitività che sta dentro le cose. Attraverso la manipolazione del rame riesco ad andare indietro nel tempo e farmi suggerire dal materiale una narrazione. Emergono suoni antichi di varie civiltà. Per me sono suoni perchè ogni materiale porta con sé degli echi. Attraverso la manipolazione di materiali semplici, come il rame e il fuoco primitivi, riesco ad andare indietro nel tempo e riportare qualcosa di antico nell’attualità. Anche il legno, prende parte dei miei lavori. Mi sto dedicando a una linea di quadri ad olio direttamente sul legno, o cornici su legno. Mi piace molto creare un’atmosfera calda intorno ai miei lavori».
Le radici francesi
È un salto indietro nel tempo poi: «Mia madre è di Parigi, le origini mi hanno formato, parlo soprattutto dei viaggi da piccola In Francia. Ero immersa nei musei, tra i grandi artisti del passato, con cui ho avuto un dialogo diretto nel tempo. I miei maestri sono virtuali andando indietro nel tempo».
L’atelier di Bocalville
Non solo l’arte di Tania, ma l’atelier a “BocalVille”, come ama chiamarlo, si trasforma in un antro magico capace di accogliere vari tipi di appuntamenti. «Ultimamente cerco di collaborare con varie associazioni a livello territoriale, con chi ha voglia di rimettersi in gioco a creare qualcosa a livello culturale. È vero che è il mio laboratorio, ma è aperto al pubblico, eventi e visite culturali».