Venezia 82, il reggino Alessio Praticò nel cast della serie “Portobello” di Marco Bellocchio - VIDEO
«Un’esperienza esaltante quella del Red Carpet. A Venezia ho ritrovato tutto lo straordinario cast e il regista Marco Bellocchio che per la seconda volta mi ha voluto in un suo film. Davvero molto emozionante».
C’era anche l’attore reggino Alessio Praticò all’82^, per lui la prima, mostra Internazionale d’Arte Cinematografica organizzata dalla Biennale di Venezia. Lui è tra gli interpreti della serie “Portobello” diretta da Marco Bellocchio e ispirata alla vita del conduttore televisivo Enzo Tortora, commendatore della Repubblica nominato dal presidente Sandro Pertini e poi vittima di uno dei più clamorosi errori giudiziari della nostra storia. Presentate a Venezia in anteprima, fuori concorso, le prime due delle sei puntate ben accolte dal pubblico.
Emozioni e applausi

«Siamo davvero molto contenti della risposta della critica. Tanti gli applausi in sala dopo la proiezione dei primi due episodi. Marco Bellocchio riesce sempre a fare centro quando si tratta di raccontare vicende legate alla storia del nostro Paese. La serie racconta la storia di un uomo devastato da un errore giudiziario. Emerge tantissimo la dimensione umana, segnata dall’ascesa di un uomo e poi dal suo precipitoso declino senza che sia comprensibile il reale motivo. interpreto Domenico Barbaro, compagno di cella di Giovanni Pandico, colui che muove le accuse nei confronti di Enzo Tortora. Non posso dirvi di più. La serie andrà in onda il prossimo anno, nel 2026, sulla nuova piattaforma di Hbo Italia che si chiamerà Max. Le riprese sono terminate ed è ancora è in corso la fase di post produzione».
Un uomo tra la vetta e l’abisso
Nel 1982 Enzo Tortora era all’apice della sua carriera, alla conduzione in prima serata del programma Eai “Portobello” che raggiungeva 28 milioni di spettatori. Entrava nella casa degli italiani in attesa del concorrente che sarebbe riuscito a far parlare il pappagallo. Poi l’ombra pesante della Nuova Camorra Organizzata e la falsa accusa da parte di Giovanni Pandico, uomo di fiducia del boss Raffaele Cutolo. Il 17 giugno 1983 fu arrestato con l’accusa di traffico di stupefacenti e associazione di stampo camorristico e quello fu l’inizio della parabola tragica di un uomo innocente, trascinato nel baratro
Gli interpreti: Fabrizio Gifuni (Enzo Tortora), Lino Musella (Giovanni Pandico), Barbora Bobulova (la sorella Anna Tortora), Romana Maggiora Vergano (la compagna Francesca Scopelliti), Davide Mancini, Federica Fracassi, Carlotta Gamba, Giada Fortini, Massimiliano Rossi, Pier Giorgio Bellocchio, Gianfranco Gallo, Alessandro Preziosi, Alessio Praticò, Francesco Russo, Gennaro Apicella, Luciano Giugliano.
A Venezia l’indignazione per le vittime palestinesi a Gaza

«È importante dare un segnale. Lo abbiamo fatto anche a Venezia. Quello che sta accadendo è incredibile e trovo sconvolgente il silenzio chi dovrebbe intervenire dinanzi a quello che vediamo accadere praticamente in diretta. Non so con quale coraggio si possa stare fermi e far finta di niente. Quindi il cinema, che è un mezzo di di racconto, deve assolutamente fare, come è stato fatto, la sua parte e richiamare l’attenzione su quello che sta succedendo»
Il lavoro con Marco Bellocchio
Per Alessio Praticò non è la prima collaborazione con Marco Bellocchio che lo volle anche sul set del film del 2019, il Traditore ispirato alla storia del pentito di Cosa Nostra Tommaso Buscetta.
«È stato per me un grande onore essere stato nuovamente coinvolto da Marco Bellocchio. Lavorare insieme a lui è sempre bello perché si crea una grande squadra, una grande famiglia. Ed è proprio un piacere».
Il legame con la Calabria
Prosegue la sua carriera di attore a Roma dove vive, Alessio Praticò, che non dimenticare le sue origini.
«Sono e resterò sempre legato alla mia terra di origine, alla mia città. Qui ho imparato i sentimenti che sono quelli che poi devo replicare nel mio lavoro. Ed è qui che posso ricaricare le batterie e trovare un po’ di Pace».