«Vivi e scopri la Calabria», trecento studenti alla scoperta della regione attraverso i percorsi didattici di Polaris
Dalla Locride all’Area Grecanica, fino a Reggio: il progetto promosso dall’associazione Polaris coinvolge trecento giovani in itinerari culturali tra artigianato, turismo scientifico e identità. “Piccoli semi piantati nei calabresi di domani”.
Un modo nuovo per raccontare la Calabria, partendo dalla voce dei calabresi di domani. Sono già duecento i ragazzi partiti alla scoperta della Locride, dell’Area Grecanica e della città di Reggio Calabria, mentre altri cento si uniranno presto in questo viaggio tra natura, cultura e memoria.
Sono questi i numeri del progetto «Vivi e scopri la Calabria», che vede l’associazione Polaris capofila di una rete di partenariato nella quale confluiscono «Il Giardino di Morgana», Coldiretti, il Planetario Pythagoras, i Gal della Locride e dell’Area Grecanica, Confartigianato, il museo della lingua greco-calabra di Bova «Gerhard Rohlfs» e la Pro Loco di Stilo.
L’obiettivo del bando regionale — cofinanziato dallo Stato e dall’Unione Europea — è promuovere l’acquisizione di competenze chiave attraverso itinerari didattici e culturali integrati, da svolgersi in modalità mista, tra laboratori e visite guidate. Un modo per unire conoscenza e scoperta, valorizzando le peculiarità identitarie e culturali del territorio calabrese.
Le attività hanno trovato la loro base presso l’Hotel President di Siderno Marina, dove gli ampi spazi della struttura hanno ospitato workshop, incontri e momenti di formazione. Il calendario è partito lo scorso 29 settembre con i giovani dell’Istituto «G. Pucciano» di Bisignano, protagonisti del percorso La Calabria Grecanica – conoscere e promuovere le tradizioni culturali immateriali.
Tra i luoghi visitati: Brancaleone, Bova, Pentedattilo e Siderno Superiore, dove i ragazzi hanno imparato a riconoscere e raccontare il patrimonio immateriale e a sperimentare le tecniche dello storytelling.
Dal 23 al 27 ottobre è stata la volta dell’Istituto «Aldo Moro» di Guardavalle, con il programma Le tradizioni millenarie della Calabria: valorizzare l’artigianato di tradizione attraverso nuovi percorsi turistici. I partecipanti hanno lavorato a laboratori di comunicazione e realizzazione di diari di viaggio, ispirandosi al celebre viaggiatore inglese Edward Lear che nell’Ottocento attraversò a piedi la provincia di Reggio.
Le tappe: il Museo Archeologico Nazionale di Reggio, Pentedattilo e Seminara, con un focus sulle antiche lavorazioni artistiche e ceramiche.
Il progetto è ora pronto alla sua fase finale: dal 17 al 21 novembre, l’Hotel President ospiterà gli ultimi cento studenti dell’Istituto «Rita Levi Montalcini» di Sersale. Gli itinerari si articoleranno in due programmi: Ideare percorsi per il turismo scientifico e Tra vigneti e storia della Locride.
Il gruppo di esperti che curerà la didattica e il coordinamento sarà composto da Carmine Verduci (Kalabria Experience), Domenico Guarna (Il Giardino di Morgana), Noemi Evoli (Passi Narranti), Carmelo Idone (CAI RC), Alessandra Moscatello (guida turistica abilitata), con il supporto di Alessia Piemonte.
Il progetto si avvale inoltre dei laboratori di Life Skills diretti dal dott. Luca Ambrosio. Ampio spazio sarà dedicato ai concetti di turismo sostenibile e racconto del territorio, secondo metodologie replicabili in ogni parte della regione. I ragazzi incontreranno nuovi esempi di “restanza” e artigianato locale, come Giusina Siviglia a Pentedattilo, Francesco Siviglia a Bova, Rocco Gattuso a Seminara e il musicista Gabriele Trimboli di Siderno.
Il programma di Sersale prevede anche visite al Planetario di Reggio, ai palmenti di Sant’Agata del Bianco, al borgo di Gerace, all’area archeologica di Bova Marina, ai Palazzi di Casignana, a Stilo e all’azienda vinicola Casa Ponziana di Riace.
Sono trecento, al momento, i giovani coinvolti. Non si tratta di una resistenza, ma — come sottolineano gli organizzatori — di «piccoli semi lasciati cadere nei calabresi di domani, nella speranza che portino frutti per la nostra regione».