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14/05/2023 ore 13.23
Economia e lavoro

Aeroporto Reggio, Pasquale Amato: «Carrelli per bagagli a pagamento solo nella città dei Bronzi»

L'affondo del professore reggino che ieri ha volato da Roma alla città dello Stretto
di Redazione

«Ieri sera venerdì 12 maggio il volo Ita da Roma a Reggio era pieno come l’uovo. Un solo posto libero. Un segno che i reggini – nonostante la chiara strategia devastatrice della Sacal – non intendono abbandonare il proprio Aeroporto». È quanto dichiara il professore Pasquale Amato in un nota.

«All’arrivo sono andato in cerca di un carrello per la mia valigia che invece a Roma non era stata caricata. Così ho scoperto che i carrelli, ormai ovunque gratis nel mondo, nel nostro Aeroporto sono ancora a pagamento. Nonostante siano rottami, ferri vecchi e sporchi. Nessuno che si preoccupi di questo ennesimo segno di abbandono della Sacal? Occhiuto e la Princi, che hanno varato il Piano di Promozione turistica, lo sanno che il loro supermanager della Sacal (il “migliore d’Italia” a detta del Presidente) – oltre a continuare a “studiare” il rilancio dello scalo di Ravagnese senza mai aggiungere voli – offre a pagamento questi vergognosi rottami sporchi e traballanti?», si chiede il professore Amato.

«E la Princi dei tre milioni di euro che ha distribuito per la promozione dei Bronzi – oltre a non finanziare voli e treni per Reggio e incentivi per le strutture ricettive e i servizi – non ha mai pensato di rendere decente l’accoglienza nell’Aeroporto della città dove si trovano i Bronzi? E la Città Metropolitana e il Comune perché non finanziano una donazione di carrelli nuovi e gratis dando una sonora lezione alla Sacal e alla Regione Straniera?

Qualcuno osserverà che mi sono occupato di una pagliuzza. Ma a volte un particolare totalmente trascurato è un segnale di abbandono e di trascuratezza. Mentre si varano Piani di Promozione Turistica e si spendono cifre enormi nelle Fiere per lussuosi stand. A che servono se poi la Sacal non solo non porta voli all’aeroporto dello Stretto ma accoglie i passeggeri con questi immondi rottami?», incalza ancora il professore Amato.

«Guardando bene la foto e la scritta Sacal consumata mi è sorto un sospetto: non è che magari la Sacal ha dotato Lamezia di carrelli nuovi e ha scaricato sulla “colonia” di Ravagnese quelli vecchi, sporchi e traballanti di 20 anni fa che aveva in un magazzino e di cui si è disfatta perchè indecorosi e impresentabili?», conclude il professore Pasquale Amato.