Biglietti aerei alle stelle a Pasqua, Sorgonà: «Serve un patto etico per il ritorno, chi rientra non è solo un cliente»
Durante le prossime festività pasquali, molte tratte aeree nazionali da e verso Reggio Calabria hanno registrato un aumento esponenziale dei prezzi. Un andata e ritorno da Milano supera facilmente i 500 euro, e non sono da meno le tratte con Roma o altre città italiane. Le tariffe hanno raggiunto soglie difficilmente sostenibili, soprattutto per studenti, lavoratori fuori sede e famiglie numerose.
Un fenomeno che, seppur legato alla legge della domanda, rischia di minare la fiducia costruita in questi mesi verso le compagnie aeree che hanno investito sul territorio e alle quali la cittadinanza ha guardato con entusiasmo e gratitudine.
La Calabria, e in particolare lo scalo reggino, stanno finalmente tornando a volare. La crescita dei collegamenti è un segnale incoraggiante, frutto di un’azione corale tra istituzioni, cittadini e operatori del settore. Tuttavia, questo slancio rischia di essere compromesso proprio nel momento in cui dovrebbe consolidarsi.
«Non possiamo permettere – spiega Sasha Sorgonà, presidente di Reggio Impresa e founder di Spinoza – che la gioia per i nuovi voli si trasformi in amarezza per le cifre troppo elevate. Serve equilibrio, sensibilità e la capacità di comprendere il valore sociale del ritorno a casa».
Una nuova responsabilità condivisa. I reggini stanno rispondendo con voli sempre pieni al grande investimento fatto dalle compagnie aeree, accolte con entusiasmo e fiducia. La comunità reggina – dai cittadini agli enti preposti – ha sostenuto e promosso la ripresa dei voli come una conquista collettiva, con un lavoro innegabilmente notevole svolto dal Governatore Occhiuto, dal Governo Regionale e dagli esponenti cittadini in Parlamento.
Per questo oggi si chiede alle compagnie aeree un segnale di attenzione, non solo verso il mercato, ma verso la comunità che le ha accolte.
L’obiettivo non è il conflitto, ma la costruzione di un dialogo. Per questo Sorgonà propone l’istituzione di un “patto etico del ritorno”, che consenta di mantenere tariffe accessibili, non soltanto durante i periodi di maggiore richiesta affettiva e sociale come Natale, Pasqua e i ponti, ma in generale, per aprire una vera fase progettuale a lungo termine.
«Non si tratta di imporre vincoli o di limitare il libero mercato – chiarisce Sorgonà – ma di riconoscere che dietro quei voli c’è una componente umana e affettiva che merita rispetto. Un ragazzo che torna per abbracciare i genitori, una ragazza che rientra per salutare i nonni, non sono clienti: sono parte di una storia comune».
Questo messaggio non si rivolge solo alle compagnie, ma anche alle istituzioni, affinché facilitino questo confronto e garantiscano un equilibrio tra crescita economica e inclusione sociale. Si propone quindi la convocazione di un tavolo tecnico tra enti aeroportuali, Ministero dei Trasporti, Regione Calabria ed amministrazioni locali, insieme ai rappresentanti delle compagnie e delle comunità calabresi, affinché possano verificarsi:
- accordi quadro per tariffe agevolate su tratte strategiche
- pacchetti promozionali riservati a studenti e lavoratori fuori sede
- una soglia di prezzo etico nei periodi festivi
Un territorio che accoglie merita reciprocità. Il messaggio è chiaro: costruire futuro con rispetto per chi ha creduto nel cambiamento. La Calabria è una terra fatta di passioni, sempre pronta ad accogliere e sostenere chi investe nel proprio territorio. Ciò che si chiede in cambio è sensibilità, complicità.
«Un territorio che si rialza – conclude Sasha Sorgonà – merita alleati contro ogni ostacolo».