Fine mandato, Gioia Tauro saluta l’Ammiraglio Andrea Agostinelli
Riceviamo e pubblichiamo:
«Oggi, nel 2025, a trent’anni esatti dall’arrivo della prima nave, il porto sfiora i quattro milioni di TEUs, e ha saputo resistere – unico nel Mediterraneo – alle turbolenze della crisi del Mar Rosso»
«Oggi l’Ammiraglio Andrea Agostinelli lascia la guida dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, al termine di un mandato che ha segnato una svolta storica per il Porto di Gioia Tauro e per l’intero sistema portuale del Sud Italia. Quando, nel novembre 2015, il ministro Graziano Delrio lo nominò commissario dell’Autorità Portuale, lo scalo calabrese attraversava uno dei momenti più bui della sua storia. La crisi era profonda, con oltre 900 posti di lavoro a rischio e un futuro incerto che metteva in discussione la sopravvivenza stessa del porto.
Nel 2021, con la nascita dell’Autorità di Sistema sotto il governo Draghi, Agostinelli ne divenne presidente, avviando una stagione di rinascita che avrebbe trasformato radicalmente Gioia Tauro: da porto morente a “porto dei record”. Oggi, nel 2025, a trent’anni esatti dall’arrivo della prima nave, il porto sfiora i quattro milioni di TEUs, e ha saputo resistere – unico nel Mediterraneo – alle turbolenze della crisi del Mar Rosso.
Un risultato straordinario, frutto di una visione strategica, di una rigorosa pianificazione e della sinergia con tutti gli attori istituzionali e industriali. Fondamentale anche il rapporto instaurato con l’armatore Gianluigi Aponte (MSC), che ha creduto nel potenziale di Gioia Tauro, investendo in modo decisivo nello scalo.
Sotto la guida dell’Ammiraglio Agostinelli, il porto non ha solo battuto record: ha cambiato volto e reputazione. Non è più la “zona franca” dove per anni la criminalità organizzata ha prosperato, ma un’infrastruttura moderna, efficiente, punto di riferimento internazionale del transhipment, simbolo di legalità e sviluppo.
L’apertura del gateway ferroviario ha aperto nuove opportunità per l’intermodalità e per lo sviluppo industriale del retroporto, rafforzando la centralità logistica del Sud Italia nel Mediterraneo.
“L’Ammiraglio Andrea Agostinelli ha saputo interpretare il ruolo di guida con dedizione, rigore e visione – si legge in una nota dell’Autorità Portuale –. La Calabria gli sarà sempre grata per ciò che ha fatto, dimostrando un amore autentico per un territorio difficile, al quale ha restituito prestigio, lavoro e futuro.”
A lui va il saluto riconoscente delle istituzioni, dei lavoratori portuali e di un’intera regione.
Buon vento, Ammiraglio. Ci mancherà». Paolo Fedele , Ufficiale della Guardia Costiera