Gioia Tauro, questione diportisti ritenuti abusivi: Stillitano chiede un tavolo di confronto
di Giuseppe Mancini – Nella diatriba tra alcuni diportisti di Gioia Tauro e l’autorità portuale, che li accusa di aver occupato senza titolo lo specchio d’acqua della banchina ovest II tratto, denominata M2 della darsena “Marinai d’Italia” del Porto, vuole vederci chiaro anche Natina Stillitano, consigliera comunale di Gioia Tauro e capogruppo “Nuovi Orizzonti”.
Il 30 settembre è scaduta l’ulteriore proroga dello sgombero imposto ai proprietari delle unità nautiche. Il sindaco di Gioia Tauro, Simona Scarcella, in supporto ai diportisti, aveva chiesto un’ulteriore proroga, ma è stata rigettata. Così come non è stata accolta la richiesta di accesso agli atti presentata dall’avvocato Giacomo Saccomanno, rappresentante dei diportisti.
«Gioia Tauro è la città del Porto e il Porto è Gioia Tauro. La nostra amata città purtroppo, ancora oggi, non riesce a diventare un tutt’uno con quello che dovrebbe essere il volano per l’economia gioiese e dell’intera regione» – afferma la consigliera. «I Gioiesi, purtroppo, vengono trattati da estranei a casa loro e la vicenda dei diportisti rappresenta l’emblema di questo distacco tra l’Autorità portuale e la città. È davvero incredibile che una vicenda di questa natura venga affrontata unicamente per le vie legali, come ancora più incredibile è che sia stato negato il legittimo accesso agli atti che, banalmente, avrebbe permesso di conoscere fino in fondo le ragioni dell’operato sgombero ed il corretto rispetto delle procedure previste dalla legge a tutela proprio dei cittadini».
Natina Stillitano esprime piena solidarietà ai diportisti e ritiene che «sia giunto il momento di fare fronte comune per trovare una soluzione, rispettosa della legalità, che possa aprire un confronto politico con l’Autorità Portuale e la Regione, affinché Gioia Tauro riesca ad intraprendere quel percorso di integrazione foriero di benefici tra la Città stessa e il suo porto».
Iniziando da questa vicenda, Stillitano chiede al sindaco di riferire nelle sedi istituzionali, invitando il Consiglio Comunale ad esigere l’istituzione di un tavolo di confronto tra le rappresentanze istituzionali della città e il Porto, al quale possano partecipare, anche solo per riferire, i rappresentanti dei diportisti.
Prontamente, Simona Scarcella, con un messaggio sui social, ha ringraziato la consigliera «per aver aderito alla nostra battaglia di tutela del territorio» e ha fatto sapere di aver già avviato le procedure «per il tramite del nostro rappresentante nel comitato di gestione, prof. Polimeni. Auspico una risposta che ritengo doverosa».
In conclusione, Stillitano ha citato Aristotele, il quale «diceva che la politica altro non è che uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Ebbene, è proprio questo il punto. La soluzione, anche della vicenda diportisti, è politica e la politica deve consentire a tutti di partecipare ed esprimere la propria visione. Un confronto proficuo è possibile, basta volerlo».